tag:blogger.com,1999:blog-32382857370846134262024-03-05T05:16:38.132-08:00Sui Sentieri del Vangelo di GiovanniDiario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comBlogger806125tag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-82119078435136964432020-03-26T08:07:00.039-07:002023-07-04T08:31:16.441-07:00Cristologia "dall'alto"<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIQqJnWOTE0pzwUx_Nm9oIdl8yc-p8VL7Y9kF1ND522JZ-VAw0XGGhA8pS_oYBBQmf9xeZcIHash5Bw8PjxVx-7XTRovN8uYyJ6YXYBW62wARS6CFfKFzisT3epeGiPfY25pgROsktpBde/s1600/51246673_2016928611722725_6094885040603267072_n.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIQqJnWOTE0pzwUx_Nm9oIdl8yc-p8VL7Y9kF1ND522JZ-VAw0XGGhA8pS_oYBBQmf9xeZcIHash5Bw8PjxVx-7XTRovN8uYyJ6YXYBW62wARS6CFfKFzisT3epeGiPfY25pgROsktpBde/s320/51246673_2016928611722725_6094885040603267072_n.jpg" width="320" /></a>Anche se in seno alla cristianità sono in molti a presentare i 4 Vangeli “canonici” come un "monolite" teologico inscindibile, non occorre essere necessariamente degli esperti per rendersi conto che tra di essi esistono delle differenze sostanziali proprio in relazione al più importante degli aspetti teologici, vale a dire la <i>“cristologia”</i>, che è la <i>“parte della teologia che spiega sistematicamente chi e cosa Gesù Cristo è in sé”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Dizionario del Cristianesimo, suppl. a Jesus – marzo 2000, Periodici san Paolo, Milano, p. 49)</span>.<br />
Se infatti si confrontano i 3 Vangeli sinottici di Marco Matteo e Luca (databili grossomodo tra il 70 e il 90 d.C.), con il successivo Vangelo di Giovanni (databile all’incirca tra la fine del I° e l'inizio del II° secolo dell’era cristiana), ci si può rendere conto che nei primi è riscontrabile una <i>“cristologia dal basso”</i>, che si sviluppa a partire dall’esame della vita terrena di Gesù… mentre il IV° Vangelo è caratterizzato da una <i>“cristologia dall’alto”</i>, che presenta Gesù come l’incarnazione dell’eterno e preesistente Verbo di Dio <i>“che si fece carne”</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,14)</span>.<br />
<a name='more'></a>Inoltre, anche all’interno della macro-categoria <i>“cristologia dal basso”</i> riscontrabile all’interno dei Vangeli sinottici, è possibile operare una ulteriore suddivisione, tra:<br />
- la cosiddetta “<i>cristologia adozionista</i>”, che presenta Gesù come un uomo obbediente a Dio, da Lui “adottato” quale Messia.<br />
- la “<i>cristologia dell’inviato</i>”, che presenta Gesù – per l’appunto - come un “inviato “ del Padre nostro, da Lui incaricato di svolgere una funzione rivelatoria e salvifica in favore dell'umanità <span style="color: red;">(*)</span>.<br />
<br />Nel Vangelo di Giovanni, Gesù non è più soltanto il <i>servo di Dio</i>, un uomo innalzato a livello divino, ma - in una “lettura” teologica ben diversa – Egli è Dio stesso che si manifesta nella forma umana... è il <i>Logos</i> che - si legge nel prologo - <i>“in principio… era presso Dio… ed era Dio”</i><span style="font-size: xx-small;"> (cf. Gv 1,1.14)</span>.<br />Nel corpo fisico di Gesù di Nazareth si incarna dunque il <i>Verbo </i>che è Dio, e che esiste da sempre<i>... </i>ed è in questa prospettiva cristologica <i>“dall’alto”...</i> che nel quarto Vangelo compare anche, in bocca a Tommaso, la più alta delle affermazioni cristologiche contenute nei Vangeli, quando il discepolo si rivolge a Gesù con le eloquenti parole <i>“mio Signore e mio Dio”</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gv 20,28)</span>.<br />
In sostanza, la narrazione giovannea attesta storicamente una visione pienamente divina di Gesù che… differeziandosi considerevolmente dalle visioni sinottiche... non era accettata da tutte le comunità cristiane del tempo.<br />
E questa sostanziale diversità cristologica, sovente ignorata… o comunque sminuita rispetto alla sua effettiva e fondamentale importanza… evidenzia una realtà storica ormai acclarata dalla comunità internazionale degli studiosi:<br />
Subito dopo la passione, morte e resurrezione di Gesù di Nazaret, non esisteva un unico Cristianesimo, bensì un “cespuglio” di Cristianesimi, diversificati tra loro nella maniera di interpretare non solo il messaggio di Gesù ma, addirittura, la sua stessa natura.<br />
Rendersi conto di ciò significa, tra l’altro, sottoporre “a revisione” il concetto stesso di <i>“ortodossia”</i> [dal greco <i>orthós</i> (retto, vero) e <i>dóxa</i> (opinione)], cioè di quella <i>“vera dottrina cristiana”</i> che certe Chiese storiche vorrebbero stabilire in maniera categorica ed indiscutibile, arrogandosi questo “diritto” in nome di una monolitica continuità tra la figura di Gesù ed un ipotetico "unico Cristianesimo delle origini" che però, in realtà, non esiste.<br />
Invece… è ormai storicamente attestato il fatto che in origine esistevano non uno, bensì numerosi e differenti Cristianesimi, con dottrine cristologiche significativamente diverse le une dalle altre e, tra di esse, una fondamentale importanza teologica è rivestita dalla cristologia giovannea... cioè dalla figura di Cristo così com'è presentata nel Quarto Vangelo... che è l'oggetto di questo mio blog.<br />
<br />
---<br />
- Puoi continuare a leggere un'ulteriore tappa introduttiva cliccando qui: <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/2020/03/il-logos-ponte-tra-la-tradizione.html">Il Logos giovanneo… “ponte” tra la tradizione biblica e la tradizione filosofica</a>.<br />
- Puoi iniziare a leggere il Vangelo cliccando qui: <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/2015/09/il-prologo-giov11-18.html">Il Prologo (Gv.1,1-18)</a><br />
<br />
P.S. - Riguardo all'argomento di questo post, puoi percorrere queste piste di approfondimento:<br /> - <span style="color: red;">(*)</span> In questo blog, vedi la voce “<a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/sentiero-panoramico.html#Un%20Cristo%203%20cristologie">Un unico Cristo… ma 3 diverse cristologie</a>” (nella pagina “<i>Sentiero panoramico</i>”).<br />
- Nel Dizionario tematico del mio blog <i>“Un mio viaggio nel Soprannaturale, sulle impronte di Swami Roberto”</i>, vedi le voci: <a href="https://swamirobertoimpronte.blogspot.com/p/dizionario.html#Cristo">Cristo</a>; <a href="https://swamirobertoimpronte.blogspot.com/p/dizionario.html#Verbo">Verbo</a>; <br />
- Nel mio blog “Diario di un monaco, discepolo di Swami Roberto”, vedi i post: <a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.com/2016/12/bar-enash.html">« Bar enash »</a>; <a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.com/2019/01/la-faccia-umana-di-dio.html">La faccia umana di Dio</a>; <br />
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Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-33276126765445771782020-03-05T03:05:00.005-08:002023-07-14T01:12:21.169-07:00Il Logos giovanneo... "ponte" tra la tradizione biblica e la tradizione filosofica<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbIfDzFT-vzrqmQ4s40p4Hnqzkhvt64_b_rTzRqsJRdyJQygfcUiQgE3ZXJym0tB8mY4F9kqBZWUjlctUMMdcRtsl2v3PhS8xF3C47LqJ_V95oSq7_kuZHYw218B97L551xOMt_jIRllJx/s1600/1910518_971112236304373_9001461049310608138_n.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbIfDzFT-vzrqmQ4s40p4Hnqzkhvt64_b_rTzRqsJRdyJQygfcUiQgE3ZXJym0tB8mY4F9kqBZWUjlctUMMdcRtsl2v3PhS8xF3C47LqJ_V95oSq7_kuZHYw218B97L551xOMt_jIRllJx/s320/1910518_971112236304373_9001461049310608138_n.jpg" width="241" /></a>
Per potersi avventurare nei territori teologici del Vangelo di Giovanni, nel proprio “equipaggiamento” di partenza non può mancare una cognizione, perlomeno generale, del termine greco<i> “logos”</i> (tradotto in italiano con “verbo”) che, com’è noto, il quarto evangelista pone a fondamento del Prologo<span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,1-18) </span>fino a definire la nascita di Gesù con la celebre espressione <i>“e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,14)</span>.<br />
<a name='more'></a>Il termine <i>“logos”</i> (dal gr. <i>lèghein</i>, scegliere, enumerare, raccontare) nell’antica lingua prefilosofica greca ha una grande quantità di significati, tra i quali ragione, parola, enunciazione, espressione… e poi diventa, nel corso dei secoli, <i>« l'espressione centrale del pensiero e del linguaggio umano, il concetto fondamentale della filosofia e della scienza greca (cfr. la denominazione delle diverse scienze, ivi comprese quelle teologiche, in cui c'è il suffisso “logia”) e designa, a differenza dal mito, ma anche dall'opinione (in greco doxa) e dalla percezione, la facoltà razionale, cioè la capacità dell'uomo di render ragione.»</i><span style="font-size: xx-small;"> (cf. H.Waldenfels, Dizionario delle Religioni, suppl. a Jesus – aprile 2001, Periodici san Paolo, Milano, p.198)</span> al punto che, in maniera analoga alla funzione svolta dal <i>Dharma </i>(nelle religioni del sub-continente indiano), dalla <i>Torah </i>(nell’Ebraismo) e dal <i>Tao </i>(nelle religioni dell’estremo Oriente)… il <i>Logos </i>è uno dei concetti chiave della cultura occidentale.<br />
Dopo che originariamente, in Eraclito, il <i>Logos </i>designava innanzitutto il principio interno al divenire cosmico, la legge del mondo, il suo senso, norma e regola… fu con la riflessione filosofica successiva (in particolare nello Stoicismo) che il termine <i>“Logos”</i> venne inteso come il principio cosmico immanente, equiparato al Divino, alla Provvidenza… e poi venne anche riferito all’intelligenza mediante la quale l’essere umano discerne la realtà del cosmo… per cui si giunse alla concezione dell’essere umano inteso come l’essere vivente dotato della <i>« forza del Logos e che deve realizzarsi nel mondo in modo da corrispondere al Logos divino.»</i><span style="font-size: xx-small;"> (idem p.198)</span>.<br />
E’ questo il “retroterra” culturale sul quale si inserisce il concetto giovanneo del <i>“Logos-Verbo”</i>, cioè l’Eterna Parola di Dio che in un certo senso raccoglie il “testimone” lasciato dai concetti biblici designati con i termini ebraici <i>dabar </i>(parola) e <i>hokmah</i> (sapienza)… e dà forma alla rivelazione divina <i>“facendosi carne”</i> in Gesù di Nazareth per rivelare all’essere umano la via da percorrere per essere “uno” con il Padre nostro.<br />
In sostanza l’evangelista usa il termine Logos (Verbo) per designare il Cristo in quanto “dimensione” espressiva di Dio e, di fatto, nella sua cristologia confluisce l’insieme delle anzidette categorie religiose-filosofiche.<br />
E’ grazie a questo suo ampio “respiro” che il Logos giovanneo svolge la fondamentale funzione di “ponte” tra il pensiero filosofico greco ed il pensiero biblico… a partire dalle elaborazioni teologiche dei Padri della Chiesa che “adottarono” il concetto stoico del <i>“Logos spermatikós”</i>, e lo intesero come il mezzo attraverso il quale ogni essere umano può essere Uno con il Logos-Cristo e, attraverso di Lui, con l’Eterno Padre.<br />
<br />
Per iniziare iniziare a leggere il Vangelo, clicca qui: <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/2015/09/il-prologo-giov11-18.html">Il Prologo (Gv.1,1-18)</a><br />
<br />
P.S. - Riguardo al tema teologico qui trattato, puoi percorrere alcune piste di approfondimento:<br />
- In questo blog, vedi la pagina <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html">"area di sosta"</a>, e la voce <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a> (nel Glossario).<br />
- Nel mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto”, vedi la voce <a href="https://swamirobertoimpronte.blogspot.com/p/dizionario.html#Verbo">"Logos (Verbo)"</a> nel Dizionario tematico.Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-1512567318981878672018-01-01T07:20:00.000-08:002023-01-25T03:24:00.557-08:00Il Prologo (Gv.1,1-18)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUmMBodEaOfsVStRitWyjuoFE_M3uNn_u1y0k62zVDUBGzSg7q8k6SY0ALOG5JtBMEHbCywOAG9M4NiPANsUMFj3ahS_QKnDptrfxhEQDLiK0f4lGiNahg-kCFw6puuId4I0sE9yujhjFn/s1600/12143254_891957590886505_8849989150624316432_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUmMBodEaOfsVStRitWyjuoFE_M3uNn_u1y0k62zVDUBGzSg7q8k6SY0ALOG5JtBMEHbCywOAG9M4NiPANsUMFj3ahS_QKnDptrfxhEQDLiK0f4lGiNahg-kCFw6puuId4I0sE9yujhjFn/s320/12143254_891957590886505_8849989150624316432_n.jpg" width="320" /></a>Il nome <i>Giovanni</i> deriva dall'ebraico <i>Yehohanàn</i>, che significa <i>“Dio ha avuto misericordia”, </i>e il suo Vangelo inizia con il celebre "<i>Prologo</i>" <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1-18)</span>... inno all'amore misericordioso di Dio per l'umanità. <br />
Fin da subito, le parole di <i>Giovanni (Gv)</i> fanno balzare agli occhi un “orizzonte” teologico diverso da quello mostrato dai <i>Sinottici</i>:<br />
<a name='more'></a><i>Marco </i>comincia la sua narrazione a partire dal ministero di Giovanni-Battista...<br />
<i>Luca </i>comincia il suo Vangelo gettando uno sguardo a ritroso verso il passato prossimo, cioè verso il tempo nel quale l’angelo Gabriele aveva prima annunciato a Zaccaria ed Elisabetta la nascita di Giovanni Battista, e poi aveva annunciato a Maria la nascita di Gesù… <br />
<i>Matteo </i>risale fino ad un passato più lontano, raccontando cioè <i>“la Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo"</i>... <br />
Ma Gv va ancora ben oltre:<br />
Il quarto evangelista ci fa infatti risalire a ben prima della missione di Giovanni Battista...<br />
a ben prima dell’annunciazione a Maria da parte dell’angelo Gabriele…<br />
a ben prima delle vicende narrate nell'Antico Testamento...<br />
e, addirittura, a ben prima della cosiddetta “creazione”…<br />
L'inizio del quarto Vangelo ci fa risalire infatti oltre l'inizio del tempo, perchè è nell'Eternità di Dio - ci dice <i>Gv</i>.. - che bisogna collocare il principio, mai iniziato perché sempre esistito, della <i>Buona Novella</i>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2015/09/gv-11.html">Gv 1,1</a> Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-9355954478422510262018-01-01T07:19:00.005-08:002021-08-20T10:11:55.562-07:00Gv 1,1<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOlwqsMcBzyfQgYKLgSWxTlkX7LHhEDrBmPctSFbx3jOkuAAtb0mWdx4myaOGp4QMG9cnDJ1D04KU2nO1qxo2VtgvOo4aqViXL8hF1cG066fg6u101c56kA-y31VGX_e8oosQuXGLzC8h4/s1600/537674_429466537135615_157124816_n.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOlwqsMcBzyfQgYKLgSWxTlkX7LHhEDrBmPctSFbx3jOkuAAtb0mWdx4myaOGp4QMG9cnDJ1D04KU2nO1qxo2VtgvOo4aqViXL8hF1cG066fg6u101c56kA-y31VGX_e8oosQuXGLzC8h4/s320/537674_429466537135615_157124816_n.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.»</span></span><br />
<br />
Sin dalle sue prime parole, <i>Gv</i> introduce un termine presente nel linguaggio filosofico... il <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Verbo</i></span></span> (in greco "<i>Logos</i>"<span style="color: red;">*</span>)... che non compare negli altri Vangeli, e che l'evangelista utilizza per parlare di un <i>"principio"</i> diverso rispetto a quello fino ad allora concepito nella tradizione ebraica.<br />
Infatti... pur se l'espressione <i><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">In principio</span></span></i> è un riferimento al primo libro biblico, la <i>Genesi</i>, che comincia con la celebre frase <i>“In principio Dio creò il cielo e la terra”</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gen 1,1)</span>... <i>Gv</i> afferma che <i><span style="color: blue;">in principio</span></i> c'era già <span style="color: blue;"><i>il Verbo</i></span>, prima ancora della creazione del cielo e della terra. <br />
<a name='more'></a>Questo vocabolo, <span style="color: blue;"><i>Verbo<span style="color: black;">, </span></i></span>filosoficamente ha in sé non soltanto il significato di “<i>parola</i>” quale espressione del pensiero, ma anche di “<i>pensiero</i>” inteso come progetto, idea protesa verso la sua realizzazione.<br />
<i>Gv</i> utilizza il tempo verbale imperfetto scrivendo che <i><span style="color: blue;">In principio <span style="font-size: large;"><u>era</u></span> il Verbo</span></i>... a significare che il <i>Verbo</i> non è stato creato, e all'inizio del mondo già esisteva...<span style="font-size: small;"> </span>eterno della stessa Eternità di Dio, al di fuori del tempo.<br />
Pur essendo <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>presso Dio</i></span></span> questo <i>Verbo</i>, ci dice l'evangelista, era anche distinto da Dio, seppure partecipe della Sua natura divina.<br />
Inoltre, il fatto che l'espressione<span style="font-size: small;"> <span style="font-size: medium;"><span style="color: blue;"><i>in principio</i></span></span> </span>(in greco “<i>en arché</i>”) abbia un significato corrispondente alla primissima parola della Bibbia, l'ebraico "<i>bereshit"</i><i><i><span style="font-size: xx-small;">(Gen 1,1)</span></i>... </i>è anche un "segnale" che anticipa il messaggio teologico che <i>Gv</i> sta per sviluppare: <br />
L'incarnazione del <i>Verbo-Logos </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14)</span> in Gesù ha il significato di un nuovo "<i>bereshit"</i>, dal quale ricomincia la storia di salvezza dell'umanità.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-12-3.html">Gv 1,2-3</a><br />
<br />
<span style="color: red;">*</span> Vedi la voce <span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Logos"><i>"Logos"</i></a> </span>nel <i>Glossario</i><br />
<br />
A proposito di Gv 1,1 puoi vedere anche il post <a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/02/occhi-sbarrati.html#more">"Occhi sbarrati"</a> (nel mio blog "Diario di un monaco, discepolo di Swami Roberto")<br />
<br />
<br />Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-59797123357048250062018-01-01T07:19:00.004-08:002024-02-14T09:50:28.381-08:00Gv 1,2-3<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD_YyMuzaWjha-SUR4EjbrnxZTD2gs-aIFgUa26XGfutr0C_wz-6XBkL4OMM0Q50bLe_CWT_YTOfJ44jTGd5Ajpuzh1AfryyAoE75A2fk1b51euJRPjxoyg7fPk9gAqCDtzjWEvHvkhmJ-/s1600/14102010_004.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD_YyMuzaWjha-SUR4EjbrnxZTD2gs-aIFgUa26XGfutr0C_wz-6XBkL4OMM0Q50bLe_CWT_YTOfJ44jTGd5Ajpuzh1AfryyAoE75A2fk1b51euJRPjxoyg7fPk9gAqCDtzjWEvHvkhmJ-/s320/14102010_004.jpg" width="320" /></a> <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Egli era, in principio, presso Dio:</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto <span style="color: red;">di tutto ciò che esiste*</span>.»</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: red;">*</span><span style="font-size: x-small;">(Vedi la nota esegetica</span></span></a><span style="font-size: x-small;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html"> Gv 1,3-4)</a> </span> </span></span><br />
<br />
Nella Bibbia è un'originalità di <i>Gv</i> quella di definire la <i>Parola divina</i> con il termine filosofico <i>"Logos"<span style="color: red;">*</span> (Verbo)</i>... mentre non costituisce una novità il fatto che l'evangelista attribuisca al <i>Logos-Verbo</i> questa attività:<span style="color: blue;"> <i><span style="font-size: large;">tutto è stato fatto per mezzo di lui</span></i></span>.<br />
<a name='more'></a>Nelle prime righe della Bibbia il racconto della divina creazione è infatti scandito dalla ripetizione della frase <i>“Dio disse”</i>, <span style="font-size: xx-small;">(Gen 1.1-25)</span> e questo concetto... la creazione del mondo avvenuta per mezzo della <i>“Parola”</i> di Dio... compare poi anche in altre pagine dell'Antico Testamento, come per esempio nel <i>Libro della Sapienza</i> quando l'autore scrive <i>“Dio dei padri e Signore di misericordia, che con la tua parola hai fatto l'universo”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Sap.9,1)</span>...<br />
Numerosi brani biblici parlano poi della <i>“Sapienza”</i> di Dio <span style="font-size: xx-small;">(Prov.8; Ecc.24; Sap.7-9)</span> descrivendola con attributi divini corrispondenti a quelli che saranno propri del <i>Verbo </i>giovanneo: preesistente alla creazione e
con-creatrice, discendente in mezzo agli
uomini per condurli a Dio<span style="font-size: xx-small;"></span>, strumento che Dio stesso usa per creare ma che, al contempo, è anche qualcosa di Sè stesso, che procede da Lui.<br />
E' questo il "solco" teologico nel quale si inserisce <i>Gv</i> ... che ci parla dunque di una "creazione" nella quale Dio, “<i>facendo</i>” il <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>tutto</i></span></span>, ha fatto esistere al di fuori della propria Sostanza ciò che già era nel Suo Pensiero-Parola sussistente, cioè nel Suo <i>Logos-Verbo</i> che funge così da “mediatore” tra il Dio Eterno e l'universo “creato”.<br />
Il <span style="font-size: large;"><i><span style="color: blue;">tutto è stato fatto</span></i></span> di cui ci parla l'evangelista va pertanto inteso come la trasformazione in realtà dei "progetti" del Padre che, sin dall'Eternità, sono nel Suo <i>Logos</i> divino... al quale compete dunque il compito di rendere manifesta l'esistenza del mondo e, al suo interno, anche l'esistenza dell'essere umano. <br />
Nella prospettiva di <i>Gv</i>, proprio perché <i><span style="color: blue;">Tutto è stato fatto</span></i> dal <i>Logos-Cristo</i> non esiste nulla che non sia frutto della volontà di Dio
e pertanto... ci dice implicitamente l'evangelista... nulla nella creazione è "cattivo" di per sé ma anzi, il creato stesso ha in sé un valore
positivo, in quanto espressione dell'amore di Dio nonché, come vedremo, rivelazione
della Sua gloria. <br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-14.html">Gv 1,4</a><br />
<br />
<span style="color: red;">*</span> Vedi il termine <span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Logos"><i>"Logos"</i></a> </span>nel <i>Glossario</i><br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiMDF2unukSkKP0TvXBLINKwrHmVxbhc-TC-8RimVz6UDIaRi7UveHnYjIUhiHYHTAjwNgYvobTg2Hjo5Lzft4uXvKljpr6rufWfoYUqY9DyPCPHsx-xogdUbUcJpAIV0XVE0z7c0KLYc/s1600/10900026_761073247308274_167475597105840325_o.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiMDF2unukSkKP0TvXBLINKwrHmVxbhc-TC-8RimVz6UDIaRi7UveHnYjIUhiHYHTAjwNgYvobTg2Hjo5Lzft4uXvKljpr6rufWfoYUqY9DyPCPHsx-xogdUbUcJpAIV0XVE0z7c0KLYc/s320/10900026_761073247308274_167475597105840325_o.jpg" width="320" /></a><p><span style="font-size: x-large;"><span style="color: red;"><span style="color: blue;">"Tutto è stato fatto"</span></span></span><br />
<span style="font-size: x-large;"><span style="color: red;"><span style="color: blue;"><span style="font-size: small;">(Approfondimento su Gv 1,3)</span> </span> </span></span> <br />
<br />
Per osservare un po' più da vicino il "cuore" del 3° versetto di <i>Gv</i>, è necessario tener conto innanzitutto di quanto detto nella "<a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html">nota esegetica Gv 1,3-4</a>"... togliendo dunque la parte che ho evidenziato in rosso in apertura di questa mia pagina.<br />
Il versetto deve pertanto essere scritto :<br />
<br />
<i><i>« </i><u><span style="color: blue;">Tutto</span></u> (</i><span style="color: blue;"><span style="color: black;">in greco</span></span><i><span style="color: blue;"> "</span></i><span style="color: blue;"><i>Pánta"</i></span>) <span style="color: blue;"><u>è stato fatto</u></span><span style="color: blue;"> </span><i><span style="color: blue;"> </span></i><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><span style="color: black;">(in greco</span></span></span><i><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"> </span>"egeneto"<span style="color: black;">)</span></span></i><i><span style="color: blue;"> </span></i><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><i><span style="color: black;"><span style="color: blue;">per mezzo</span><span style="color: blue;"> </span></span></i></span></span><i><span style="color: blue;">di lui (il Logos)... e senza di lui nulla <u>è stato fatto</u></span></i><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><span style="color: black;"> (in greco</span></span></span><i><span style="color: blue;"><span style="color: blue;"> </span>"egeneto"<span style="color: black;">)</span></span></i><i><span style="color: blue;"><i> »</i></span> </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,3)</span><i><br /></i><br />
In questa versione "accorciata", corrispondente all'originale intenzione dell'evangelista, le parti <u><span style="color: blue;"><i>sottolineate</i></span></u> richiedono anch'esse un'analisi più approfondita, come quella condotta tra gli altri dal gesuita Dufour (richiamata nella sopracitata <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html">nota esegetica Gv 1,3-4</a>) il quale, riguardo a <i>Gv</i> 1,3, evidenzia questi ulteriori aspetti:<br />
Diversamente dalla prassi adottata dagli autori greci di quell'epoca, che scrivevano "<i>tà pánta"</i> per designare l'universo... <i>Gv</i> scrive soltanto il vocabolo <i><span style="color: blue;">“pánta”</span>, </i>senza l'articolo, usando cioè un'espressione che sta a significare <i>“ogni cosa”, </i>ma con una sfumatura che orienta l'attenzione ai singoli esseri nella loro individualità e nella loro storia, più che al cosmo nel suo insieme. <br />
Per conseguenza, la frase <span style="color: blue;"><i>"per mezzo di lui"</i><span style="color: black;"> si presta ad essere letta </span></span>cogliendo l'intenzione di <i>Gv</i> di parlarci della mediazione del Logos-Cristo nei confronti degli esseri che fanno parte del cosiddetto “creato”, più che nei confronti del cosmo in senso materiale, al punto che... scrive il gesuita Dufour : <i><br />« Se tutto avviene mediante il Logos, significa che tutto mediante lui può prendere senso, perché il Logos, incessantemente “presso Dio”, comunica <span style="color: blue;">a tutti gli esseri</span> la propria impronta. Nella loro totalità <span style="color: blue;">gli esseri</span> esprimono Dio, perché essi sono tutti “informati” mediante il Logos che è sempre “presso Dio” »</i>. <span style="font-size: xx-small;">(X.L.Dufour, "Lettura dell'evangelo secondo Giovanni", Ed. San Paolo 1990, p.87)</span><br />
<br />
Inoltre, un altro "dettaglio" a cui è necessario prestare attenzione riguarda la frase <u><span style="color: blue;"><i>è stato fatto</i></span></u> solitamente usata per tradurre il termine <span style="color: blue;">"<i>egeneto</i>"</span> usato da <i>Gv</i>.<br />
L'analisi esegetica mette in luce come il termine <span style="color: blue;"><i>egeneto</i></span> [dal verbo greco <i>gínesthai </i>(essere)] sia un tempo verbale cosiddetto “aoristo” che - contrapponendosi all'imperfetto <i>“era”</i> del Logos che in principio <i>« era presso Dio »<span style="font-size: xx-small;"> </span></i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1)</span> - esprime il concetto che <i>« tutto “divenne esistente” per mezzo di lui (il Logos) »</i>... <br />Tenendo poi conto che l'idea di creazione concepita dalla tradizione giudaica al tempo di Gesù non era limitata al remoto momento della “nascita” del mondo, ma era invece intesa come una creazione costantemente in atto ad opera di Dio... anche questo versetto giovanneo va compreso in un senso dinamico :<br />L'azione del Logos è infatti costantemente in atto nel tempo che “scorre” in questa nostra dimensione materiale, per cui dalle parole scritte in origine dall'evangelista<span style="font-size: xx-small;"> (cf. Gv 1,3)</span> è possibile evincere il significato: <span style="color: blue;"><i>« tutti gli esseri <span style="color: blue;">divennero esistenti</span> per mezzo di lui (il Logos)... e senza di lui nulla divenne esistente »</i></span>.… in un “dinamismo” che è sempre in atto, e che fa sì che sempre nuovi esseri <i><span style="color: #2b00fe;">“diventino esistenti”</span></i> grazie al Logos-Cristo.<br />
<br />
<span style="background-color: white;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVOyA6FQJNIgoZ2NW7uJCZMAOQgR7FLvN-dI1_7EVuIC3-kqxADL7oSE_qYSr2wo4_EaU3Cb92P4UeOwVl44lhkyfG2ZONfAo9c_3OX_05x7Mc70GmpSC5Z7k8GZgvjpwIUIpgClDo5Gc/s1600/26052011_001.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVOyA6FQJNIgoZ2NW7uJCZMAOQgR7FLvN-dI1_7EVuIC3-kqxADL7oSE_qYSr2wo4_EaU3Cb92P4UeOwVl44lhkyfG2ZONfAo9c_3OX_05x7Mc70GmpSC5Z7k8GZgvjpwIUIpgClDo5Gc/s320/26052011_001.jpg" width="320" /></a></span>Ora... considerando che il concetto della <i>"creazione dal nulla"</i> è estraneo sia alla <i>Torah ebraica</i> che alla logica filosofica greca [vedi il mio post <a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/11/in-principio.html">“in principio”</a> (nel blog "<i>Diario di un monaco"</i>)]... e considerando che di questo concetto negli altri Vangeli non c'è traccia... coloro che interpretano l'espressione di Gv <i><span style="color: #2b00fe;">"tutto è stato fatto"</span></i> <span style="color: blue;"><i>(</i>e7o<i> “tutti gli esseri divennero esistenti”)<span style="color: black;"> </span></i><span style="color: red;"><span style="color: black;">come se si trattasse di una <i>"creazione dal nulla"</i></span><span style="color: black;">... lo fanno a fronte di una loro specifica scelta teologica-confessionale</span></span></span>.<br />
<br />
<span style="color: blue;"><span style="color: black;">Sul piano letterale, le parole di <i>Gv</i> 1,3 si prestano invece ad essere lette nel senso </span></span>biblico di “<i>creazione</i>” come compare nella Genesi, dove si parla di un intervento divino compiuto non a partire dal <i>"nulla"... </i>bensì a partire da una preesistente materia informe e caotica... sulla quale “plana” lo spirito di Dio (<i>Ruah</i>) che progressivamente comincia quell'opera di “trasformazione” definita per 7 volte con il verbo <i>bara' (</i>che è traducibile con <i>“creare”</i>, ma nel senso di "trasformare" una materia “grezza” preesistente)... al termine della quale <i><span style="color: blue;">"diventa esistente"</span></i> il "<i>creato</i>" (cosmo) con gli esseri viventi che lo popolano. <br />
<br />
Infatti... è in questa direzione che si orienta la lettura di <i>Gv 1,3</i> compiuta per esempio da uno dei “giganti” del cristianesimo dei primi tre secoli, il celebre teologo Origene, che poi leggeva la seconda parte di questo versetto giovanneo interpretando il termine <span style="color: blue;"><i>"nulla"</i></span> (in greco "<i>oude hen</i>") scritto dall'evangelista, come equivalente all'espressione ebraica "<i>tohû - bohû"</i> usata all'inizio della Genesi [<i>"La terra era informe (tohû) e deserta (bohû) </i><span style="font-size: xx-small;">(Gn 1,2)</span>]...<br />
In questa prospettiva suggerita da Origene (e ricordata anche da X.L.Dufour nell'op.cit.), la seconda parte di <i>Gv 1,3</i> <span style="color: black;">si presta ad essere interpretata con questo significato :</span> <span style="color: blue;"><i>« separato da lui(il Logos), è (ri)diventato nulla (</i><i>tohû</i> <i>wa</i><i>bohû</i></span><i><span style="color: blue;">) ciò che era stato fatto »</span></i><span style="color: blue;"><span style="color: black;">... o, ancora meglio "<i>è ridiventato nulla ciò che prima era diventato esistente"</i>... </span></span><br />
<span style="color: blue;"><span style="color: black;">In altri termini, si può comprendere il versetto <i>Gv 1.2-3</i> in questo modo: </span></span>gli esseri che "<i><span style="color: blue;">diventano esistenti</span></i>" grazie al Logos-Cristo che li fa vivere... smettono di esistere, ovvero smettono di vivere, nel momento in cui si separano dallo stesso <i>Logos</i>-Cristo... visto che <i>"in ciò che è stato fatto, il Logos era la Vita, e la Vita era la luce degli uomini"</i> (cf. <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html">Gv 1.4 nota esegetica</a>).<br />
Significativamente, si tratta di un principio che "riecheggia" anche in un'altra frase di <i>Gv</i> strutturata in modo simile a <i>Gv 1,3</i>... ovvero quella in cui Gesù, dopo aver detto <i>“Io sono la vite”</i><i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 15,1)</span></i>, aggiunge: <i>« Colui che dimora in me (en emoî)... porta molto frutto, perché senza di me (khōris emoû) voi <span style="color: blue;">non potete far nulla</span>» </i><i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 15,5)</span></i>. <br />
<br />
Al di là di questi significativi aspetti messi in luce dall'analisi esegetica... per me rileggere <i>Gv</i> <i>1,3 </i>significa sentire <i>"risuonare" </i>il fondamentale concetto spirituale del <i>Cristo-Vita</i> <span style="color: red;"> (*) </span>che è proprio del Cristianesimo ramirico:<br />
<br />
Noi <span style="color: blue;"><i>tutti</i></span>... esseri spirituali eterni... siamo infatti "entrati" nella nostra attuale esistenza terrena <span style="color: blue;"><span style="color: black;">(siamo cioè </span><i>“diventati esistenti”</i></span>) grazie alla Vita (il <i><span style="color: blue;">Logos</span></i>-<i>"Cristo nell'uomo"</i>), che ci ha permesso di nascere in un corpo per vivere la nostra personale vita terrena nella quale... se rimaniamo uniti a Lui in una "comunione" piena [cioè non solo a livello della <i>vita</i> biologica, ma anche in quello della <i>vita</i> spirituale-divina (<i>Gv</i> scrive <i>zōē</i>)]<span style="color: blue;"><span style="color: orange;"> (**)</span></span>... possiamo abbandonare definitivamente il <span style="color: blue;"><i>nulla</i></span>, costituito da quella non-esistenza che rimane invece una "minaccia" per quanti, in questa dimensione, si separano dalla "comunione" con il <i>Cristo-Vita</i>.<br />
Infatti... è diventando Uno in Cristo... e restando poi uniti a Lui... che possiamo fare ritorno alla nostra vera Esistenza, quella del nostro spirito che da sempre esiste nell'Eternità di Dio... al di là di questa dimensione materiale dello spazio-tempo, nella quale possiamo sperimentare cicli successivi di nascita e morte.<br />
<br /><span style="color: red;">(*)</span> (Cf. la voce <a href="https://swamirobertoimpronte.blogspot.com/p/dizionario.html#Vita">"Vita"</a> nel Dizionario tematico del mio blog "Un mio viaggio nel Soprannaturale sulle impronte di Swami Roberto)
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="color: blue;"><span style="color: orange;">(**) </span></span>Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-14.html">Gv 1,4</a><br />
<br />
Approfondimenti sul concetto di <i>"creazione"</i>:<br />
<span style="color: blue;"><a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2014/10/il-tempo-passa-noi-no_54.html">"Il tempo passa, noi no"</a></span>
<br />
<span style="font-family: inherit;"><a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/11/in-principio.html">"In P<span style="font-family: inherit;">rincipio"</span></a></span>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2016/05/questione-di-contenuti.html">"Questione di contenuti"</a><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Approfondimenti sul concetto di <i>"Cristo-Vita"</i></span>:<br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/12/cristo-vita-cosmica.html">"Cristo... Vita cosmica"</a><br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/09/lex-anello-mancante.html#more">"L'ex anello mancante"</a><br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2016/05/questione-vitale.html#more"><span style="background-color: white;">"Questione vitale"</span></a><br />
<br />
Post collegato (in relazione al concetto di "Parola creatrice") :<br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2017/01/lampada-per-i-miei-passi.html">"Lampada per i miei passi"</a> <br />
<a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2015/09/gv-14.html"></a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-41551386861726188672018-01-01T07:18:00.003-08:002021-01-26T07:22:51.108-08:00Gv 1,3-4 (Nota esegetica)Le comuni edizioni bibliche normalmente scrivono il 3° ed il 4° versetto del Vangelo di Giovanni in questo modo :<br />
<a name='more'></a><i>Gv 1,3 </i><br />
<i>panta di' autou egeneto</i> [<span style="color: blue;">Tutto per mezzo di lui (il Logos) fu fatto</span>]<br />
<i>kai chōris autou egeneto</i> [<span style="color: blue;">e senza di lui non fu fatto</span>]<br />
<i>oude hen </i><i><span style="color: red;">hò gégonen</span></i> [<span style="color: blue;">nulla d</span>i <span style="color: red;">ciò che è stato fatto</span>]<br />
<br />
Gv 1,4<br />
<i>en autō zōē en</i> [<span style="color: blue;">In lui (il Logos) era la vita</span>]<br />
<i>kai hē zōē ēn to phōs tōn anthrōpōn</i> [<span style="color: blue;">e la vita era la luce degli uomini</span>]<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD7XV_rjKXs1y8FLPKT6btjbPFikY_G_xmvhHwtEr3O8po6xhBNr8DlD0xDgPldxCNsWtmygpMby8iIbyhNbMYwdL8IupdJY2a1CKPrg9MTbamXlAxREBqhWrPg3tetSyc1wpbMTZNQD4/s1600/foto17.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD7XV_rjKXs1y8FLPKT6btjbPFikY_G_xmvhHwtEr3O8po6xhBNr8DlD0xDgPldxCNsWtmygpMby8iIbyhNbMYwdL8IupdJY2a1CKPrg9MTbamXlAxREBqhWrPg3tetSyc1wpbMTZNQD4/s320/foto17.jpg" width="240" /></a></div>
Sul
finire dello scorso secolo un importante esegeta, il gesuita francese <i>Xavier Leon Dufour</i>, in una sua
monumentale opera in quattro volumi dal titolo <i>“Lettura dell'Evangelo di Giovanni”</i>, dedicava alcune sue pagine ai sopracitati versetti, per mettere in evidenza un “dettaglio” che fa la differenza.<br />
Le
sue osservazioni... con le quali esprimeva una posizione esegetica
condivisa dalla maggior parte degli studiosi della comunità
internazionale... riguardavano la frase da me evidenziata in rosso... <i><span style="color: red;">hò gégonen</span></i><i><span style="color: red;"><i><span style="color: red;"> </span></i>("ciò che è stato fatto”)</span></i>...
che può essere letta in due modi diversi, cioè unendola alla parte che
la precede (Gv 1,3)... oppure a quella che segue (Gv 1,4).<br />
Nell'ambito
di una accurata analisi testuale-grammaticale... il gesuita <i>Dufour </i>
spiegava che la prima opzione, abitualmente scelta dalle comuni
traduzioni bibliche, non è la più corretta, e scriveva: <i>“Con la maggior parte dei critici attuali, preferiamo la lezione che congiunge <span style="color: red;">hò gégonen</span> alla proposizione del v. 4”</i>. <span style="font-size: xx-small;">(X.L.Dufour, "Lettura dell'evangelo di Giovanni", Ed.San Paolo 1990, Pag.87-88)</span><br />
Subito
dopo, completava la sua analisi esegetica affermando che
l'intepretazione più corretta delle parole greche scritte in origine
dall'evangelista, porta ad assegnare <i><span style="color: red;">hò gégonen </span></i>al 4° versetto, che pertanto va scritto in questo modo:<br />
<br />
(Gv 1,4)<br />
<i><span style="color: red;">hò gégonen</span></i> en autō zōē en [<span style="color: blue;">(In)</span> <span style="color: red;">Ciò che è stato fatto</span><span style="color: blue;">, in questo Egli (il Logos) era la vita</span>]<br />
kai hē zōē ēn to phōs tōn anthrōpōn [<span style="color: blue;">e la vita era la luce degli uomin</span>i]<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-14.html">Gv 1,4</a><br />
<br />
Approfondimento : <a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2016/05/questione-vitale.html#more">"Questione vitale"</a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-17625224620530012942018-01-01T07:18:00.001-08:002018-12-20T09:06:43.415-08:00Gv 1,4<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9KubhhXe9nriwS1Ux2rrxtj7BKVfuvYdBQobze0ZKGEQNeQTsMQcVNzB4HWpFnMAZb9AUmZiCRH85jGJ_fIKqlGdZnnPJrSBu3s7TzWrMPAhNu52KW_SNnSXL0Z8-u7zESfAKE-YtEw8N/s1600/10174912_617329088349358_3684466907551472827_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9KubhhXe9nriwS1Ux2rrxtj7BKVfuvYdBQobze0ZKGEQNeQTsMQcVNzB4HWpFnMAZb9AUmZiCRH85jGJ_fIKqlGdZnnPJrSBu3s7TzWrMPAhNu52KW_SNnSXL0Z8-u7zESfAKE-YtEw8N/s320/10174912_617329088349358_3684466907551472827_n.jpg" width="320" /></a><span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">« In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini<span style="color: red;">*</span>; »</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html"><span style="font-size: xx-small;"><span style="color: red;">*</span><span style="font-size: x-small;">(Vedi la nota esegetica</span></span></a><span style="font-size: x-small;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-13-4-nota-esegetica.html"> Gv 1,3-4)</a> </span> </span></span><br />
<br />
Mentre nei <i>Sinottici </i>il fulcro attorno al quale ruota la predicazione di Gesù è costituito dal <i>"Regno di Dio"</i> che Lui è venuto a portare sulla terra... nel <i>Vangelo di Gv</i> il punto focale si sposta sulla “persona” stessa di Gesù, che attua questo Regno divino comunicando agli uomini la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">vita</span></span>.<br />
<a name='more'></a>E' questo uno dei fondamentali temi teologici di <i>Gv</i>, che nel corso del suo Vangelo viene poi sviluppato a partire dal fatto che il Padre è la Sorgente eterna della <i><span style="color: blue;">Vita</span></i>, ed il Suo <i>Logos<span style="color: red;">*</span></i>... nel quale sin dall'Eternità <span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><i>era la vita</i></span></span> ... trasmette questa <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>vita</i></span></span> all'umanità.<br />
Ciò avviene sia sul piano della <span style="color: blue;"><i>vita</i> </span>intesa quale <i>"esistenza naturale"</i>... sia sul piano di quella <span style="color: blue;"><i>vita</i> </span>spirituale (<i>Gv</i> scrive in greco <i>"zōē"</i>) che il <i>Logos</i> divino dona quale <i>"relazione vivente"</i> con Lui.<br />
Infatti, nel prosieguo del Vangelo vedremo Gesù guarire gli infermi riportando la salute nella loro <i>vita</i> biologica ma, significativamente, i gesti concreti con i quali Lui restituirà o trasmetterà questa <i>vita</i> non saranno espressi da <i>Gv</i> con il termine greco “<i>térata</i>” (<i>"prodigio"</i>, corrispondente al latino “<i>miraculum</i>”), ma soprattutto con il vocabolo "<i>sēmeiōn</i>"(<i>segno</i><i><span style="color: red;">*</span></i>)... a richiamare il fatto che questi divini interventi di guarigione sono dei “segnali” rivolti poi ad un secondo piano attinente alla sfera spirituale degli esseri umani i quali, ricevendo questi <i>"segni"</i>, sono interpellati nella "dimensione" della loro fede. <br />
Infatti... la <i>vita</i> biologica è il <i>segno </i>dell'altra <i>"vita"</i> (<i>"</i><i>zōē"</i>) che sgorga dall'inesauribile fonte del Dio trascendente, e i credenti... attraverso la loro fede in Cristo... hanno la possibilità di entrare in comunione con Lui accedendo così ad una <i><span style="color: blue;">vita</span></i> di qualità divina.<br />
Il fatto poi che <i>Gv</i> scriva che <i><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">la vita era la luce</span></span> <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">degli uomini</span></span></i>, costituisce anche un radicale cambiamento rispetto alla tradizione ebraica, nella quale vigeva la concezione che <i>“la luce era la vita degli uomini”</i>... nel senso che questa <i>“luce”</i> era riconosciuta nella <i>“Legge” mosaica</i>, ovvero in una realtà esterna verso la quale era dovuta l'osservanza religiosa.<br />
In <i>Gv</i>, invece, la <i><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">luce</span></span>...</i> che è la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>vita</i></span></span> divina del <i>Verbo</i>... si dona ai credenti i quali, accogliendoLa, vivificano la loro interiorità, facendo così "risplendere" dall'interno la <i>luce vitale</i> che dimora in loro.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-15.html">Gv 1,5</a><br />
<br />
<span style="color: red;">*</span> Vedi nel Glossario i termini:<br />
<span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Logos"><i>"Logos"</i></a> </span><br />
<span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Luce">"Luce"</a></i></span></span><br />
<span style="color: blue;"><span style="color: blue;"><i><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Segno">"Segno"</a></i> </span></span><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Vita">"Vita"</a></i><br />
<br />
Approfondimenti sul concetto "Cristo-Vita" (Nel mio blog: "Diario di un monaco"):<br />
<span style="color: blue;"><a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/12/cristo-vita-cosmica.html">"Cristo... Vita cosmica"</a></span> <br />
<span style="color: blue;"><a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2016/05/questione-vitale.html#more">"Questione vitale"</a></span><br />
<span style="color: red;"><a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/09/lex-anello-mancante.html">"L'ex anello mancante"</a> </span><br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/06/pensieri-caldo.html#more">"Pensieri... a caldo"</a><br />
<br />
<br />
<a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2015/09/gv-15.html"></a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-2115918601345203932018-01-01T07:18:00.000-08:002018-12-22T10:08:11.055-08:00Gv 1,5<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPkh-ICepCfAi6sMLzejZIZR6eJLdnu_NQr5XPM7E3CNyRiD5DZln1IdMWBEOK5OkLs903IzWzk6btOY8chKFlXLzdXt8J2cQECdO50tS9cwNkhvmOamg0JCi16lia6vFw1VcB7TwBzG9r/s1600/1962600_605249529557314_305591031_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPkh-ICepCfAi6sMLzejZIZR6eJLdnu_NQr5XPM7E3CNyRiD5DZln1IdMWBEOK5OkLs903IzWzk6btOY8chKFlXLzdXt8J2cQECdO50tS9cwNkhvmOamg0JCi16lia6vFw1VcB7TwBzG9r/s320/1962600_605249529557314_305591031_n.jpg" width="320" /></a> <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta.» </span></span><br />
<br />
Dopo averci detto che <i>“la vita era la luce degli uomini</i>”, riferendosi al “ruolo” rivestito dal <i>Logos divino</i> nel guidare ogni essere umano verso la pienezza di un'esistenza interiore vivificata dalla relazione con Dio... <i>Gv</i> ci dice adesso che se questa <span style="color: blue; font-size: large;"><i>luce</i></span> divina oggi <span style="color: blue; font-size: large;"><i>splende nelle tenebre</i></span>... è perché <span style="color: blue;"><i><span style="font-size: large;">le tenebre non l'hanno vinta</span></i></span> (nel senso che <i>"non l'hanno potuta arrestare"</i>).<br />
<a name='more'></a>Questa affermazione di <i>Gv</i> spinge naturalmente a chiedersi: <br />
Se le <i><span style="color: blue;">tenebre </span></i>esistono da quando esiste la <i><span style="color: blue;">luce</span></i>, allora vuol dire che ci sono sempre state?<br />
E a cosa si riferisce esattamente <i>Gv</i>, quando parla del vano tentativo delle <i><span style="color: blue;">tenebre </span></i>di fermare la <i><span style="color: blue;">luce</span></i>?<br />
Per trovare risposta a questi interrogativi, è necessario risalire fino alle pagine della Genesi che parlano delle <i>“tenebre che ricoprivano l'abisso”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gen 1,2)</span> e <i>“Dio disse: 'Sia la luce! e la luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gn 1,2-4)</span>.<br />
<i>Gv</i> allude infatti a questo ancestrale dualismo tra <i><span style="color: blue;">luce </span></i>e <i><span style="color: blue;">tenebre </span></i>che fa la sua comparsa fin dall'inizio del Testo biblico e che indica l' “atto creativo” di Dio non come una <i>“creazione dal nulla”</i>... bensì come l'intervento divino grazie al quale la “<i>tenebra</i>” caotica [“senza forma e vuoto” (in ebraico “<i>ṯō-hū wā-ḇō-hū</i>”)<span style="font-size: xx-small;">(Gen 1,2)</span>] ha lasciato il posto al “<i>cosmo</i>” ordinato da Dio... in conseguenza del fatto che la “<i><span style="color: blue;">Luce</span></i>” divina si è manifestata in questo universo... e la <i>tenebra </i>si è mostrata come tale proprio in quanto non-luce.<br />
E' questa la realtà che, per esempio, è così raccontata anche dal profeta Isaia: <i>“Io sono il Signore, non ce n'è altri. Io formo la luce e creo le tenebre” </i><span style="font-size: xx-small;">(Is 45,7)</span>… laddove l'espressione <i>“creo le tenebre”</i>, è bene ribadirlo, non va intesa nel senso di <i>"creazione dal nulla”</i>, anche perché il concetto filosofico di "<i>nulla</i>" è estraneo alla mentalità biblica...<br />
La creazione di cui ci parla <i>Gv</i> lascia invece presupporre un “prima” nel quale <i><span style="color: blue;">le tenebr”</span></i> erano un <i>caos</i> indistinto, sul quale la manifestazione della <span style="color: blue;">Luce</span> divina ha fatto sì che venisse separato ciò che si assimila ad essa (e si schiera così dalla parte di Dio)... da ciò che la rifiuta rimanendo oscurità (opponendosi così a Dio).<br />
Inoltre... a differenza della concezione giudaica secondo la quale la <i>luce </i>trionferà sulle <i>tenebre </i>solo alla fine dei tempi <span style="font-size: xx-small;">(Is 60,19s)</span>, l'evangelista annuncia che la vittoria della <i><span style="color: blue;">Luce </span></i>divina è già decretata sin dall'inizio... <i><span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">le tenebre non l'hanno vinta</span></span></i>, cioè non hanno potuto opporvisi. <br />
Ecco allora che, nella prospettiva di questo dualismo giovanneo <i><span style="color: blue;">luce</span></i>-<i><span style="color: blue;">tenebre</span></i>, l'evento mediante il quale la <span style="color: blue;"><i>Luce</i> </span>si manifestò pienamente nel <i>“Verbo (che) si fece carne”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14)</span> segna il momento della storia in cui si delinea in tutta la sua chiarezza la differenza esistente tra chi resta nel <i>caos</i> della <i>tenebra</i>... e chi accoglie la rivelazione della <i><span style="color: blue;">Luce</span></i>, entrando nel <i>"cosmo"</i> di Dio.<br />
E' proprio questa la missione del <i>Logos</i>-Cristo in questa dimensione, ovvero... come ci dirà <i>Gv</i> nel prosieguo di questo suo Vangelo... quella di rendere evidente la distinzione tra gli esseri umani che odiano la <i>luce </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 3,20)</span>... e gli esseri umani che, mediante la fede, accedono alla <i>Vita divina </i>(in greco “<i>Zōē</i>”), compiendo di fatto una nuova nascita <span style="font-size: xx-small;">(cfr. Gv 3,3.5)</span>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-16.html">Gv 1,6</a><br />
<span style="color: red;"><span style="color: black;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-16.html"></a> </span></span><br />
<br />
Vedi nel Glossario le voci:<br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a></i> <br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Luce">"Luce"</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Vita">"Vita"</a></i><br />
<br />
Approfondimenti (Nel mio blog "Diario di un monaco")<br />
<u><i><a href="http://provamonaco.blogspot.it/2016/04/lei-schiaccia-la-testa-al.html?zx=2f513106e14c3a1c"><span style="color: red;"></span></a></i></u>
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.com/2016/01/lepifania-universale-della-luce.html"><i><span style="color: red;">"L'epifania universale della Luce"</span></i></a><br />
<i><a href="https://diariodiunmonaco.blogspot.com/2015/11/in-principio.html">"In principio"</a></i><br />
<i><a href="https://diariodiunmonaco.blogspot.com/2018/02/fede-creativa.html">"Fede creativa"</a></i><br />
<span style="color: red;"><span style="color: black;"><br /></span></span><i><span style="color: red;"> </span></i>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-90458343663451341002018-01-01T07:17:00.003-08:002018-12-25T08:22:20.256-08:00Gv 1,6<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV-E6G_92vvP1diJKEVRSBYPekyrzTHzLaf9ov_9NZ1_si2D_LpbjjQK4vUzMp-Wft8MCJUatobBw0rWf4OSUBcMDBTrbw9MaQ9X_CMx2cKfRLwXYQAFMcm35C7cwhux4T_IJW8R7uNIf6/s1600/SGiovanni_Ariete_Caravaggio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="141" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV-E6G_92vvP1diJKEVRSBYPekyrzTHzLaf9ov_9NZ1_si2D_LpbjjQK4vUzMp-Wft8MCJUatobBw0rWf4OSUBcMDBTrbw9MaQ9X_CMx2cKfRLwXYQAFMcm35C7cwhux4T_IJW8R7uNIf6/s320/SGiovanni_Ariete_Caravaggio.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giovanni Battista mentre abbraccia l'ariete, simbolo di Cristo<br />
(Particolare di un dipinto del Caravaggio)</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Venne un uomo mandato da Dio: e il suo nome era Giovanni.»</span></span><br />
<br />
Nell'ambito dell'espressione del suo progetto salvifico rivolto all'umanità, Dio si avvale anche di un <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>uomo mandato</i></span></span> da Lui e... significativamente... non si tratta di una persona inserita nel sistema religioso “istituzionale” dell'epoca.<br />
<a name='more'></a>La scelta del Signore cade infatti su <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span></span> figlio di Zaccaria, e questa “investitura” di un uomo semplice, che vive nel deserto e dunque è ben lontano dalla frequentazione dei luoghi sacri, suona già come una “denuncia” del fatto che i rappresentanti religiosi “ufficiali” non sono adatti ad essere collaboratori di Dio.<br />
Lo stesso concetto si trova peraltro anche in Luca che anzi, per sottolineare come il testimone prescelto da Dio... <span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span> Battista... sia assolutamente lontano da qualsiasi “titolo” assegnato dagli uomini, usa un accorgimento letterario:
Luca descrive infatti la discesa della Parola di Dio su <i><span style="color: blue;">Giovanni</span></i> ponendo questo avvenimento al termine di una ridondante contestualizzazione storica, nella quale ben 7 potenti dell'epoca vengono nominati in successione: <br />
<i>"Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto"</i> <span style="font-size: xx-small;">(Lc 3,1-2)</span>.
<br />
<span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span> figlio di Zaccaria si trova completamente al di fuori di questa lista di potenti, sia politici che religiosi... eppure... è proprio lui che viene scelto da Dio quale strumento del suo piano divino.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-17.html">Gv 1,7</a> Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-62632584988188104202018-01-01T07:17:00.002-08:002018-12-25T09:11:28.683-08:00Gv 1,7<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoTTYwodJ4fPIkqVgTYtWG21E_uiXnkw8OCXpPS3UNEMcoChQw7H0ND6Hsq41kHIqH7kcmCk2H2ivBmAOzE3VuqWn-Bq3Tqg8cQ8z75PyhvQ-zG0eePhEm1KPYZwDQYdNILs8F1_o4eRpH/s1600/601917_10200495588050118_1640871095_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoTTYwodJ4fPIkqVgTYtWG21E_uiXnkw8OCXpPS3UNEMcoChQw7H0ND6Hsq41kHIqH7kcmCk2H2ivBmAOzE3VuqWn-Bq3Tqg8cQ8z75PyhvQ-zG0eePhEm1KPYZwDQYdNILs8F1_o4eRpH/s320/601917_10200495588050118_1640871095_n.jpg" width="291" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. »</span></span><br />
<br />
La missione di Giovanni non è circoscritta ad una determinata etnia, né ad uno specifico gruppo religioso, ma è invece un messaggio universale rivolto a <span style="color: blue;"><i><span style="font-size: large;">tutti</span></i></span>, cioè all'umanità intera, presente e futura, con il fine di risvegliare negli uomini l'anelito latente... di raggiungere la pienezza spirituale della propria vita.<br />
<a name='more'></a>Uesta espressione... <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"perché tutti credessero"</i></span></span>... ha infatti per oggetto la <i>“vita (che) era la luce degli uomini”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,4)</span>, e si riferisce dunque all'iniziale missione di Giovanni:<br />
far riconoscere all'umanità la <i>"luce"</i> che il <i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">Logos</a></i> irraggia nel mondo sin dall'alba dei tempi, in contrapposizione alle tenebre che ancora “<i>abitano</i>” la terra <span style="font-size: xx-small;">(Cfr. Gv 1,5)</span>.<br />
<br />
Come si vedrà in seguito... Giovanni attua questa sua funzione testimoniale mediante un rito, il battesimo, che si svolge al di fuori della prassi religiosa tradizionale, ed "elude" le pratiche sacrificali e di purità legate al Tempio<br />
Si tratta pertanto di un rito che non viene visto di buon occhio dai Sacerdoti di Gerusalemme, perché estraneo al "sistema" istituzionale con il quale loro gestivano il proprio potere religioso nei confronti del popolo. <br />
<br />
Segue <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-18.html">Gv 1,8</a><br />
<br />
P.S. - In questo versetto, Gv sta ancora parlando della testimonianza iniziale del Battista, volta ad avviare <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>tutti</i></span></span> a credere alla <i>Luce</i> divina del <i>Verbo</i> preesistente e disincarnato (in greco “<i>Logos ásarkos</i>”)... che solo successivamente si trasformerà nella testimonianza, resa al popolo di Israele, della presenza del Verbo incarnato (in greco “<i>Logos énsarkos</i>”) in <i>"Gesù Cristo"</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,17)</span>.<br />
<br />
Approfondimenti nella pagina "Area di sosta":<br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Il%20Logos%20nel%20Prologo%20giovanneo">Il Logos nel Prologo giovanneo</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Cristologia%20giovannea%20del%20logos">Cristologia giovannea del Logos</a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-39943302615022374092018-01-01T07:17:00.001-08:002018-12-26T06:40:49.760-08:00Gv 1,8<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYiL5B4RGcToWwXRGAziKzbSKJdoJEkiwCcUrxaoYYgn9mhePzFSFmoDYw_DRsWG578tepmapnYXhyTqPRIN5ayJl1eVjj2Vo3tc69HfmfVPR5oRCl074kJMlkQndlL8tt_Yn9OoC-Wfd3/s1600/dPG7cQjCDNGngvaBMJHXeY1J.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYiL5B4RGcToWwXRGAziKzbSKJdoJEkiwCcUrxaoYYgn9mhePzFSFmoDYw_DRsWG578tepmapnYXhyTqPRIN5ayJl1eVjj2Vo3tc69HfmfVPR5oRCl074kJMlkQndlL8tt_Yn9OoC-Wfd3/s320/dPG7cQjCDNGngvaBMJHXeY1J.jpeg" width="320" /></a><span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">« Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. »</span></span><br />
<br />
Questa precisazione... che distingue tra la <i>“lampada-testimone” Giovanni</i>, e la <i>Luce-Cristo</i>... è resa necessaria dal fatto che sul finire del I secolo d.C., nell'epoca in cui venne scritto questo Vangelo, ancora esistevano dei discepoli di Giovanni Battista convinti che il Messia fosse stato lui... e non Gesù.<br />
<i>Gv</i> allora qui scrive chiaramente <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"Non era lui la luce"</i></span></span> e, tra non molto, l'evangelista riporterà anche le inequivocabili parole dello stesso Giovanni Battista: <i>“Io non sono il Cristo” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,20)</span>
<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-19.html">Gv 1,9</a><br />
<a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2015/09/gv-19.html"></a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-27048741633326192982018-01-01T07:17:00.000-08:002018-12-31T07:10:02.186-08:00Gv 1,9<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUKTNg_6c019vntAL8J9ArC003wVciJrhRlsolwmNx3nnACFfPnsq9cLfps5ccv7eHnUoffAb5-ek0yBeR1rgbR341kGr6ilq1na7kuwZ01ZthWtM4HfT6UL3-F7JL9P4WP1pJomBbOujY/s1600/IMG_9213.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUKTNg_6c019vntAL8J9ArC003wVciJrhRlsolwmNx3nnACFfPnsq9cLfps5ccv7eHnUoffAb5-ek0yBeR1rgbR341kGr6ilq1na7kuwZ01ZthWtM4HfT6UL3-F7JL9P4WP1pJomBbOujY/s320/IMG_9213.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.»</span></span><br />
<br />
In contrapposizione alle luci ingannevoli che attirano l'attenzione religiosa dei popoli, <i>Gv</i> scrive che il <i>Verbo</i> divino è la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>luce vera</i></span></span> (in greco <i>alēthinon</i>, vale a dire “<i>ciò che è autentico</i>”) che si irraggia nel mondo e, “dettaglio” assolutamente importante, che <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>illumina</i></span></span> non l'umanità in generale... bensì ciascun uomo, individualmente.<br />
<a name='more'></a>Questo è infatti il significato dell'espressione “<i>panta</i>” (<span style="color: blue;">ogni</span>) “<i>anthrōpon</i>” (<span style="color: blue;">uomo</span>) usata dall'evangelista, per il quale ogni singolo abitante del mondo è dunque una "sede" della manifestazione divina... dal momento che il <i>Logos</i> illumina lo spirito di ciascuno, personalmente.<br />
Questo concetto, di "sapore" <i>filosofico-stoico</i>, si inserisce in modo naturale nell'impostazione teologica di questo Vangelo nel quale, sin dal primissimo versetto, <i>Gv</i> ha scelto il termine <i>Logos</i>... ben sapendo che i suoi contemporanei lo avrebbero colto nel significato legato alla sua provenienza filosofica.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-110.html">Gv 1,10</a><br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIgUnZB6rueTyIucSx0C_B_6KvwucozS_0Kb2c73FiBfHWIItTss9H898V28dGfDUpfs39yFqoF48k1Az9-3PbqhK5OkuH-RmuOmaLBpj6mzBb3Cj2_r8UM-8OrEkF545-6gdVfeF4sdQ/s1600/1910518_971112236304373_9001461049310608138_n.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIgUnZB6rueTyIucSx0C_B_6KvwucozS_0Kb2c73FiBfHWIItTss9H898V28dGfDUpfs39yFqoF48k1Az9-3PbqhK5OkuH-RmuOmaLBpj6mzBb3Cj2_r8UM-8OrEkF545-6gdVfeF4sdQ/s320/1910518_971112236304373_9001461049310608138_n.jpg" width="241" /></a><span style="font-size: large;">Il Logos che illumina <span style="color: blue;"><i>"ogni uomo"</i></span></span> <br />
<br />
Secondo la dottrina stoica il <i>Logos</i> era considerato la <i>“ragione immanente al mondo”</i>, che dava coesione al cosmo nella sua globalità, e si manifestava in ogni singolo essere umano, dotato di intelligenza.
<br />
Storicamente, questo concetto rivestì un'importanza straordinaria, e proprio il Prologo di <i>Gv</i> costituì la base sulla quale i primissimi pensatori cristiani poterono costruire una teologia cristiana che concepiva l'azione del <i>Logos</i> anche al di fuori del cristianesimo:<br />
<i>« Ansiosi di presentare il cristianesimo agli intellettuali del loro
tempo, i Padri apologisti svilupparono tutta una teologia del Logos.
Secondo una prospettiva stoica, lo presentarono come la “ragione
seminale” di ogni cosa »</i> <span style="font-size: xx-small;"> (E.Cothenet, Grande Dizionario delle Religioni, Ed.Piemme 1990, p.1164)</span> <br />
In particolare, proprio sul concetto espresso in Gv 1,9 poggiava un "ponte" che permetteva di dialogare con i filosofi platonici e stoici... e, per esempio, uno dei “pionieri” della teologia cristiana che lo percorse fu Giustino di Nablus, che assimilò il <i>Logos</i> del Prologo giovanneo al <i>Logos</i> stoico diffuso nel mondo (il <i>lógos spermatikós</i>)... e per conseguenza ritenne che i princìpi giusti formulati dai filosofi e legislatori pagani derivassero dal <i>Logos</i> che anch'essi avevano parzialmente trovato e contemplato.<br />
Ispirandosi a Gv 1, 9, Giustino affermava <i>« che tutti gli uomini partecipano al Verbo di Dio e ne deduce che tutti coloro che “hanno vissuto secondo il Verbo sono cristiani” (I Apol., 46)»</i><span style="font-size: xx-small;"> (E.Cothenet, Grande Dizionario delle Religioni, Ed.Piemme 1990, p.1164).</span> <br />
Nella stessa prospettiva si muoveva anche un altro celebre Padre della Chiesa, Teofilo d'Antiochia, che per formulare la sua dottrina teologica relativa al <i>Verbo immanente</i> e al <i>Verbo proferito </i>faceva ricorso al linguaggio stoico, distinguendo il <i>Logos</i> interiore (<i>endiáthetos</i>), cioè il <i>Verbo</i> che Dio aveva dentro di Sé... e il Logos proferito (<i>prophorikos</i>), cioè il <i>Verbo</i> divino che si comunicava al mondo.<br />
D'altronde... lo stesso Paolo di Tarso esprimeva un concetto in sintonia con la dottrina stoica del <i>Lógos spermatikós</i> quando per esempio scriveva nella sua epistola ai Romani <i>“Tutte le volte che i pagani, che non hanno la legge, praticano le azioni prescritte dalla legge, seguendo il dettame della natura, essi, pur non avendo la legge, sono legge per se stessi. Essi mostrano che l'opera voluta dalla legge è scritta nei loro cuori”</i><span style="font-size: xx-small;"> (Rom 2,14-15)</span> … senza poi dimenticare il fatto che “l'apostolo dei gentili” espresse dei principi di "sapore" stoico anche durante il suo celebre discorso all'Areopago<span style="font-size: xx-small;"> (At 17,28)</span>.<br />
Da questo punto di vista, il principio teologico scaturito da <i>Gv 1,9</i> si collegava anche alla celebre profezia della “nuova alleanza” di Geremia <i>“Io porrò la mia legge in mezzo a loro e <u>sul loro cuore</u> la scriverò”</i><span style="font-size: xx-small;">(Ger 31,33)</span>... <br />
Questa apertura intellettuale e teologica che caratterizzò le posizioni dei <i>“Padri della Chiesa”</i>
durante l'alba dell'era cristiana, fu poi via via “soffocata” nel
corso dei secoli da parte di coloro che usarono anche in maniera
intollerante il principio dell' <i>“Extra Ecclesiam nulla salus”</i> [ovvero <i>“Fuori dalla Chiesa (la propria) non c'è salvezza”</i>]... negando dunque anche ciò che l'evangelista Giovanni aveva invece scritto con chiarezza: <i>“<span style="color: blue;">Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina <u>ogni uomo</u></span>”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,9)</span>.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPHsSJWBU5U5g9lx5mXffeuHSWcQVgy5BuRyXpfWL1Y7ApAcI7JWnFArsxY2AF48OB9f9f-Tw0gM8EezfiGT38M0KbfwseD9G3qhjBtjPcIcZJacGW3CrNIDcw12DzVVvesDD8q6x1GvM/s1600/1000432_10200512890162660_933878241_n.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPHsSJWBU5U5g9lx5mXffeuHSWcQVgy5BuRyXpfWL1Y7ApAcI7JWnFArsxY2AF48OB9f9f-Tw0gM8EezfiGT38M0KbfwseD9G3qhjBtjPcIcZJacGW3CrNIDcw12DzVVvesDD8q6x1GvM/s1600/1000432_10200512890162660_933878241_n.jpg" width="320" /></a></div>
Ahiloro...
ci sono ancora oggi dei "cristiani" che negano questo principio
(ricondotto dagli studiosi nell'alveo della cosiddetta <i>“teologia naturale”</i>)...
attuando così una clamorosa “involuzione” rispetto all'apertura di
spirito dei primi teologi cristiani... e negando l'universalità della
divina Realtà di Cristo.<br />
<br />
<a href="http://diariodiunmonaco.wordpress.com/files/2009/12/cristonelluomo.jpg" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Cristo nell'Uomo" class="size-full wp-image-1291 alignright" height="81" src="https://diariodiunmonaco.wordpress.com/files/2009/12/cristonelluomo.jpg" title="Cristo nell'Uomo" width="84" /></a><br />
Quel che è certo è che... al di là della “chiusura” mentale e/o teologica di quanti vorrebbero limitarLo... Lui è e rimane <i>“Cristo nell'uomo”</i>.<br />
<br />
<br />
Piste di approfondimento nella pagina "Area di sosta":<br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Il%20Logos%20nel%20Prologo%20giovanneo">Il Logos nel Prologo giovanneo</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Dal%20logos%20della%20filosofia%20al%20logos%20di%20Gv">Dal logos della filosofia... al Logos di Gv</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Cristologia%20giovannea%20del%20logos">Cristologia giovannea del Logos</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Gli%20antecedenti%20del%20Logos%20giovanneo">Gli antecedenti del Logos giovanneo</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Il%20Logos%20in%20quanto%20Legge%20naturale">Il Logos in quanto "Legge naturale"</a><br />
<br />
Pista di approfondimento nel mio blog "Diario di un monaco" :<br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.com/2013/06/autografo.html">"Autografo"</a><br />
<br />
P.S. bis - Riguardo al concetto universale di <i>salvezza</i> riscontrabile in questo Vangelo, vedi anche le letture di:<br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-112.html">Gv 1,12</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-315.html">Gv 3,15</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-336.html">Gv 3,36</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/03/gv-173.html">Gv 17,3</a> Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-23811291916071097622018-01-01T07:16:00.003-08:002018-12-27T08:40:22.680-08:00Gv 1,10<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg61596evUgwTatFniKT10Ia9p03_uG6uC_L3uW9My5WNaiopy1m7-6h6xbCzDnC2c8-4RjRW2C1C5X7Nk8gzHTih1gJGbYMWy1AGCHmDB8ah4lkbcB1ZtdyhFT7WCq859Se0Sc0aRF7s0R/s1600/1910518_971112236304373_9001461049310608138_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg61596evUgwTatFniKT10Ia9p03_uG6uC_L3uW9My5WNaiopy1m7-6h6xbCzDnC2c8-4RjRW2C1C5X7Nk8gzHTih1gJGbYMWy1AGCHmDB8ah4lkbcB1ZtdyhFT7WCq859Se0Sc0aRF7s0R/s320/1910518_971112236304373_9001461049310608138_n.jpg" width="241" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. »</span></span><br />
<br />
Nel breve volgere di una frase, il termine <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"mondo"</i></span></span> è qui utilizzato con due significati ben distinti:<br />
Dapprima designa il creato con gli esseri viventi che vi abitano, ovvero tutto ciò che è stato <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>fatto per mezzo di lui (il Verbo)</i></span></span>...<br />
Subito dopo <i style="color: blue; font-size: large;">"mondo" </i>sta invece a significare le <i>“tenebre”</i> che si oppongono alla <i>“Luce”</i> divina.<br />
<a name='more'></a>In quest'ultima accezione <i>Gv</i> pone dunque il termine <span style="font-size: medium;"><span style="color: blue;"><i>mondo</i></span></span> all'interno di una visione dualista, che non è evidentemente da intendere in un senso metafisico... come se il creato fosse in sé sbagliato... quanto invece in un senso morale, in relazione al fatto che le “creature”, provviste di libertà, hanno anche la possibilità di non accogliere il disegno provvidenziale di Dio nei loro confronti.<br />
Come vedremo, il tema del mancato riconoscimento dell'azione divina verrà più volte ripreso da <i>Gv</i> nel corso di questo Vangelo... ma ciò non toglie che, comunque... al di là del paradossale rifiuto che gli esseri umani possono aver opposto alla <i>Luce</i> divina... <i>“le tenebre non l'hanno vinta (la Luce)”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,5)</span>.<br />
Pur se l'evangelista qui non lo dice ancora chiaramente, in seguito lui ci farà comprendere che uno dei principali motivi per cui <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>il mondo non lo ha riconosciuto (il Verbo)</i></span></span>, è individuabile nel fatto che i rappresentanti dell'istituzione religiosa... che pretendevano
di essere gli unici in grado di far conoscere la volontà di Dio... in
realtà la ignoravano, e così erano di ostacolo alla possibilità che i credenti riconoscessero la <i>Luce
</i>spiritualmente vitale del <i>Logos </i>divino.<br />
<br />
Segue <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-111.html">Gv 1,11</a><br />
<br />
Vedi nel Glossario la voce: <i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a></i><br />
<br />Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-34273678320372249592018-01-01T07:16:00.002-08:002018-12-27T09:44:46.198-08:00Gv 1,11<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbBD0agfsjmU_oy3M_0gZULffb6rjzlcQoIxhrEvBCTVTFAdNCCtVuUBUIYTwebFZroLgdX0_GDjOyvaR7_YGfMyTqx7Ij7gBphjQPQWSKdo_0nw97bNKSjKbucCUnXJeSfl6VAddfNjs/s1600/10620373_731349600280639_2884972653916075903_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbBD0agfsjmU_oy3M_0gZULffb6rjzlcQoIxhrEvBCTVTFAdNCCtVuUBUIYTwebFZroLgdX0_GDjOyvaR7_YGfMyTqx7Ij7gBphjQPQWSKdo_0nw97bNKSjKbucCUnXJeSfl6VAddfNjs/s320/10620373_731349600280639_2884972653916075903_o.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. »</span></span> <br />
<br />
Dopo aver denunciato il fatto che, in generale, <i>“il mondo non ha riconosciuto il Verbo”</i><span style="font-size: xx-small;"> (cf. Gv 1,10)</span>, <i>Gv</i> focalizza adesso l'attenzione su un aspetto più preciso:<br />
Il <i>Verbo</i> è venuto <i><span style="color: blue;">fra i suoi</span> <span style="font-size: small;">(tà ídia)</span>, <span style="color: blue;">e i suoi <span style="color: black;"><span style="font-size: small;">(hoi ídioí)</span></span> non lo hanno accolto</span></i>.<br />
<a name='more'></a>L'espressione greca <i>“tà ídia” </i>(<span style="color: blue;"><i>i suoi</i></span>) sembra far riferimento alla “relazione speciale” che Dio intrattiene nei confronti del popolo con cui ha stretto l'Alleanza, che nel Primo Testamento viene definito tra l'altro<i> “Israele mia proprietà”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Is 19,25; cfr. Sal 135,4)</span>... <i>“popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Dt 7,6; cfr. Es 19,5)</span>.<br />
Però, in precedenza l'evangelista aveva presentato il <i>Logos</i> divino come <i>"la luce degli uomini”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,4)</span>, nel senso di <i>"</i><i>Luce</i> dell'intera umanità<i>”</i>... per cui sarebbe riduttivo pensare che <i>Gv</i> intenda qui riferirsi al solo <i>"popolo eletto"</i>.<br />
Pertanto, conformemente allo sviluppo del Prologo... che in questa prima parte (e fino a <i>Gv</i> 1,13) si riferisce al <i>Logos</i> che dall'alba dei tempi <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>venne</i></span></span> in questa dimensione prima ancora della sua incarnazione in Gesù<span style="font-size: xx-small;"> (cf. <i>Gv</i> 1,14)</span>... la duplice espressione <span style="color: blue;"><i>"i suoi"</i></span> va più correttamente riferita all'intera umanità, anche al di fuori di Israele.<br />
Non si tratta cioè di una constatazione di <i>Gv</i> riferita unicamente al popolo ebraico bensì, più in generale, ad ogni essere umano che si è rifiutato di accogliere il <i>Logos </i>divino.<br />
E' poi significativo osservare come <i>Gv</i> scriva <span style="color: blue;"><i>"non lo hanno accolto (il Logos)"</i></span> usando il verbo greco <i>paralambanô</i> (accogliere) che, in seguito, lui riutilizzerà soltanto nel momento della cattura di Cristo <span style="font-size: xx-small;">(Gv.19,16)</span>, di poco precedente alla Sua crocifissione. <br />
L'intento dell'evangelista è quello di sottolineare la radicalità della scelta alla quale ogni essere umano viene messo di fronte:
<br />
Chi nella propria umana esistenza <i>non accoglie</i> il progetto divino del <i>Logos</i>, automaticamente <i>accoglie </i>le tenebre che vogliono crocifiggerLo, perché la rivelazione della <i>Luce</i> divina non ammette le “mezze misure”.<br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">In questa prospettiva si
può </span></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">comprendere perché ai </span></span>"tiepidi", cioè a coloro che esitano a schierarsi dalla parte della <i>Luce </i>divina, il Signore nell'Apocalisse dica: <i>"Sto per vomitarti dalla mia bocca"</i><span style="font-size: xx-small;"> (Ap. 3,16)</span>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-112.html">Gv 1,12</a><br />
<a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-112.html"></a>
<br />
<br />
Vedi nel Glossario la voce: <i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a></i><br />
<br />Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-25306890477999536402018-01-01T07:16:00.001-08:002018-12-28T07:05:52.878-08:00Gv 1,12<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC1yRf8LxszlwHct93e9n7j909cQ_LAeSoFyqK74Jldeh3624ETenfbGNp5nBPFrE4bH5PUueIcrO5UPDENbYsoyPznIDE8kPSuRFVddZa_D__gD1V6Sdqe-d81Uj7MGwHCpzxZ7boaxvM/s1600/486753_363450687070534_945235089_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC1yRf8LxszlwHct93e9n7j909cQ_LAeSoFyqK74Jldeh3624ETenfbGNp5nBPFrE4bH5PUueIcrO5UPDENbYsoyPznIDE8kPSuRFVddZa_D__gD1V6Sdqe-d81Uj7MGwHCpzxZ7boaxvM/s320/486753_363450687070534_945235089_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">« A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, »</span></span><br />
<br />
Diversamente dalla tradizione religiosa del Giudaismo... nella quale era l'essere umano a dover cercare il Signore e ad andare verso di Lui mediante uno zelo religioso volto ad “accattivarsene” il favore... il concetto teologico sottostante a questo versetto di <i>Gv</i> è quello di Dio che va con il Suo amore verso l'essere umano, il quale... per conseguenza... è interpellato nella sua libertà di accoglierLo, oppure no. <br />
<a name='more'></a>Quando questa risposta umana è positiva, ecco che i credenti - scrive l'evangelista - ricevono un dono straordinario: il <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>potere di diventare figli di Dio</i></span></span>.<br />
Qui <i>Gv</i> non sta parlando del concetto religioso presente oggi in alcune chiese cristiane, nelle quali <i>"si diventa figli di Dio"</i> a fronte di un rito battesimale ricevuto da bambini, ovvero nell'età dell'inconsapevolezza.<br />
Le parole dell'evangelista hanno invece come "retroterra" un concetto tipico della cultura ebraica, nella quale <i>“figlio”</i> è colui che assomiglia al <i>Padre </i>nel proprio modo di comportarsi.<br />
Ecco allora che questo <span style="color: blue;"><i>potere</i></span> di <span style="color: blue;"><i>diventare figli di Dio</i></span> è ricevuto in dono da quanti orientano la propria umana esistenza verso l'amore del <i>Padre</i>, accogliendo così la Luce divina del <i>Logos</i>-Cristo.<br />
Di fronte all'espressione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"che credono nel suo nome"</i></span></span> è poi necessario chiedersi anche quale sia il <span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><i>nome</i></span></span>
a cui l'evangelista si riferisce:<br />
Pur se qualcuno, anche tra gli
studiosi, vorrebbe leggervi già il nome di Gesù, lo sviluppo testuale
del Prologo... nel quale <i>Gv </i>non è ancora giunto a parlare del momento in cui <i>“il Verbo si fece carne”<span style="font-size: xx-small;"> </span></i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14)</span> in Gesù... induce a propendere per un'altra lettura.<br />
Qui infatti l'evangelista si sta ancora riferendo al <i>“Verbo non incarnato”</i> (in greco “<i>Logos asarkos</i>”) cioè al Cristo preesistente a Gesù, per cui la frase <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"credono nel suo nome"</i></span></span> va intesa in senso biblico, laddove <i>“nome”</i>
è un sostitutivo riverenziale di Dio, usato nell'Antico Testamento per
riferirsi a <i>Jhwh</i> con espressioni come per esempio <i>“confidare nel nome
(del Signore)”</i>. <br />
Per conseguenza, il messaggio di <i>Gv</i> è riferito anche agli esseri umani vissuti prima di Cristo, i quali... se hanno <i>“creduto nel suo
nome”</i>, cioè se hanno creduto in Dio accogliendo la Luce vitale del suo
<i>Verbo </i>(come per esempio hanno saputo fare i profeti e, in generale, i "giusti" dell'Ebraismo)... sono diventati <span style="color: blue;"><i>figli di Dio</i></span>, perché il <i>Logos</i> divino li ha condotti
all'unione con Dio stesso.<br />
Inoltre, è fondamentale ricordare che il <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"credono"</i></span></span> di cui parla qui <i>Gv</i> non è una mera adesione ideologica, magari incentrata unicamente sull'obbedienza formale alle norme religiose... quanto invece un'accoglienza del <i>Verbo </i>divino quale proprio modello di comportamento, "trasportato" poi nei fatti di un'esistenza orientata il più possibile verso la capacità di farsi dono di amore per il prossimo.<br />
E' dunque questo il modo indicato da <i>Gv </i>per diventare <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>figli di Dio</i></span></span> : coltivare una fede che porta a collaborare concretamente con il piano di Amore divino e a mettersi, per conseguenza, in sintonia con l'iniziale progetto che sin dall'alba dei tempi, cioè da quando il <i>“Verbo era presso Dio” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1)</span>, il <i>Padre </i>ha per l'umanità.<br />
Così... nutrendosi dell'Amore cristico ed acquisendo per conseguenza la possibilità di comunicarLo anche al prossimo... ogni credente può incamminarsi verso una vita di condizione divina, capace di superare la morte perché “impregnata” di Eternità.<br />
<br />
Segue <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-113.html">Gv 1,13</a><br />
<br />
Vedi nel Glossario le voci:<br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Escatologia%20attuale">"Escatologia attuale"</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Vita%20eterna">"Vita eterna"</a></i><br />
<br />
P.S.- Riguardo al concetto universale di <i>salvezza</i> riscontrabile in questo Vangelo, vedi anche le letture di:<br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-19.html">Gv 1,9</a> (vedi l'approfondimento "Il <i>Logos </i>che illumina ogni uomo")<br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-315.html">Gv 3,15</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-336.html">Gv 3,36</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/03/gv-173.html">Gv 17,3</a> Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-63213432244560684522018-01-01T07:16:00.000-08:002018-12-29T07:14:38.098-08:00Gv 1,13<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrb96nma1KPSFg0MOv5H_DhCe_HsEtJIfNhWdCX1jmCfLRh6_CEkxPf1v07otwLS1EvTIhorgitDf424PuZx_cj2U23UMV2XnPVPQkvOmDdDkdGt6eAm0gq7i1_rnkUJQUjn9LreOrGdF-/s1600/430720_3049046423054_873962417_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrb96nma1KPSFg0MOv5H_DhCe_HsEtJIfNhWdCX1jmCfLRh6_CEkxPf1v07otwLS1EvTIhorgitDf424PuZx_cj2U23UMV2XnPVPQkvOmDdDkdGt6eAm0gq7i1_rnkUJQUjn9LreOrGdF-/s320/430720_3049046423054_873962417_n.jpg" width="240" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. »</span></span><br />
<br />
<i>Gv</i> contrappone qui due tipi di <i>generazione</i>... umana e divina... e afferma che <i>“i figli di Dio”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,12)</span> sono stati generati <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>non da sangue</i></span></span>... ovvero non attraverso un naturale processo biologico di nascita... <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>né da volere di carne né da volere di uomo</i></span></span>, cioè neanche da una volontà riconducibile in qualsiasi modo all'essere umano... sia esso per esempio un genitore che voglia attribuirla ai propri figli, o un rappresentante dell'autorità religiosa che si ritenga legittimato a conferire la <i>figliolanza divina</i> a qualcuno.<br />
Invece... <i>Gv</i> ci dice che unicamente Dio può provvedere alla <i>generazione divina</i> la quale, peraltro, non deve neanche essere intesa come una sua azione unilaterale, come se Lui dovesse arbitrariamente decidere chi deve essere <i>“suo figlio”</i> e chi no.
<br />
<a name='more'></a>Avendo precisato che la <i>figliolanza </i>divina è concessa a quanti <i>"credono nel suo nome (di Dio)” </i><span style="font-size: xx-small;">(cf. Gv 1,12)</span>, l'evangelista ci vuole infatti far comprendere che non può venir meno la concomitanza delle due azioni: <br />
Da un lato Dio che <i>“genera”</i> mediante il Suo <i>Verbo</i>, e dall'altro l'essere umano che accoglie lo stesso <i>Verbo </i>divino nei termini indicati nel versetto precedente<span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,12)</span>... per cui la conseguente “divinizzazione” del credente può aver luogo soltanto perché la sua individuale libertà lo ha voluto.
<br />
L'espressione usata dall'evangelista... <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"da Dio sono stati generati"</i></span></span>... è volta ad escludere un'interpretazione materiale/esteriore della <i>figliolanza </i>divina, e costituisce un'anticipazione del tema teologico della <i>“nuova nascita”</i>:<br />
<i>Gv</i> ne parlerà più avanti evidenziando come il cristiano sia chiamato a nascere <i>"di nuovo" </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 3,3) </span>per una <i>vita</i> spirituale (in greco <i>zōē</i>) che non è più la <i>vita </i>meramente “terrena” (in greco <i>bios</i>).<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-114a.html">Gv 1,14a</a>
<br />
<br />
Vedi nel Glossario le voci:<br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">Logos</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Vita">Vita</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Vita%20eterna">Vita eterna</a></i>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-74385282656449537012018-01-01T07:15:00.002-08:002018-12-31T07:10:12.428-08:00Gv 1,14a<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8SiOOmCvcgqE-PNrZEPoZdImWqO_XnnUQR9YHcrR_yySs75uiUcBO1TQDJ_d673vTLb0m6FDI9x68rDDSl76HHoByowhMdDy37xIVO-LiAN2aZp6o4cbobujNFDri41Pn42Hd2R7STm-6/s1600/Tenda_Alba.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8SiOOmCvcgqE-PNrZEPoZdImWqO_XnnUQR9YHcrR_yySs75uiUcBO1TQDJ_d673vTLb0m6FDI9x68rDDSl76HHoByowhMdDy37xIVO-LiAN2aZp6o4cbobujNFDri41Pn42Hd2R7STm-6/s320/Tenda_Alba.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;»</span></span> <br />
<br />
Il <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Verbo</i></span></span><span style="color: red;">* </span>divino, per mezzo del quale <i>“tutto” “è stato fatto” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,3)</span> e che sin dall'inizio del cosmo <i>“era la vita”</i> e <i>“la luce degli uomini” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,4)</span>... ad un certo punto della storia - scrive <i>Gv</i> - <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>si fece carne</i></span></span>.
<br />
Per indicare questo avvenimento, l'evangelista usa il termine greco <i>“sárx”</i> (<span style="font-size: small;"><span style="color: blue;"><i>carne</i></span></span>) a significare proprio la fragile debolezza dell’umanità, affermando dunque un concetto teologico che dal punto di vista razionale appare paradossale:<br />
<a name='more'></a>Il Dio trascendente non solo... sin dall'alba dei tempi... è venuto <i>“nel mondo”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,9)</span> attraverso il Suo <i>Verbo</i>, ma addirittura si è incarnato... e lo ha fatto senza esentarsi dagli abituali limiti ai quali siamo soggetti noi esseri umani.
<br />
Come capiremo leggendo il seguito di questo Vangelo, la testimonianza di <i>Gv</i> è che il <span style="color: blue;"><i>Verbo</i></span> si è infatti incarnato come un <i>"vero uomo"</i>, Gesù Cristo <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,17)</span>, pur senza che sia mai venuta meno la Sua natura divina. <br />
Inoltre... scrivendo che il <span style="color: blue;"><i>Verbo </i></span>incarnato <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>venne ad abitare in mezzo a noi</i></span></span>, l'evangelista usa il termine greco <i>skênê </i>(che significa “<i>tenda</i>”), per cui le sue parole andrebbero tradotte letteralmente così: <span style="color: blue;"><i>venne a mettere la tenda in mezzo a noi</i></span>.
<br />
Questa precisazione non è affatto trascurabile, perché<i></i> in questo modo <i>Gv </i>richiama le pagine dell'Esodo che parlano della presenza di Dio nella <i>“tenda del convegno” </i><span style="font-size: xx-small;">(Per es. Es 40,34-35)</span>.
<br />
L'evangelista vuole infatti dirci che, con la Sua incarnazione in <i>“Gesù Cristo”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,17)</span>, il <span style="color: blue;"><i>Verbo </i></span>stesso diventa la <i>“tenda”</i> di Dio, la <i>“sede”</i> dove Egli dimora manifestando la Sua gloria.
<br />
Questo concetto del <i>Logos </i>divino che ha <i>messo la sua tenda</i> <span style="color: blue;"><i>in mezzo a noi</i></span> in una determinata parentesi della storia del mondo, si inserisce armoniosamente nella linea teologica giovannea, che in tutta la prima parte di questo Prologo ci ha parlato del <i><span style="color: blue;">Verbo</span></i>-Cristo esistente sin dall'Eternità... e dunque anche prima della parentesi storica della vita terrena di Gesù... come lo sarà anche dopo.
<br />
E' in questa prospettiva che è possibile cogliere il significato del verbo greco usato dall'evangelista... <i>eskēnōsen </i>(letteralmente <i>“attendarsi”</i>)... perché è proprio come se, incarnandosi in Gesù, il <i><span style="color: blue;">Verbo</span> </i>divino avesse <i>“campeggiato”</i> nella forma di un uomo, nato <span style="color: blue;"><i>in mezzo a noi</i></span>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-114b.html">Gv 1,14b</a> <br />
<br />
<span style="color: red;">*</span> Vedi nel <i>Glossario </i>il termine <span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Logos"><i>"Logos"</i></a> </span><br />
Vedi nella pagina "Area di sosta" le voci:<br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Il%20Logos%20nel%20Prologo%20giovanneo">Il Logos nel Prologo giovanneo</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Dal%20logos%20della%20filosofia%20al%20logos%20di%20Gv">Dal logos della filosofia... al Logos di Gv</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Cristologia%20giovannea%20del%20logos">Cristologia giovannea del Logos</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Gli%20antecedenti%20del%20Logos%20giovanneo">Gli antecedenti del Logos giovanneo</a><br />
- <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/area-di-sosta.html#Il%20Logos%20in%20quanto%20Legge%20naturale">Il Logos in quanto "Legge naturale"</a><br />
<br />
Post collegati:<br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/12/incarnazione-divina.html">Incarnazione divina</a><br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2013/02/mise-la-sua-tenda-in-mezzo-noi.html">Mise la sua tenda in mezzo a noi</a> <br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/03/verbo-incarnato-e-non-incartato.html">Verbo incarnato... e non incartato</a><br />
<br />Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-61708052784483556152018-01-01T07:15:00.001-08:002019-01-03T09:57:52.637-08:00Gv 1,14b<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY-C6YSb5VC6GPIHldvR-ZitP1gByQGKhyIjLmBvXwZodPS7MT3OS8uE8fCYpjDzHhQt3DUNJL4Xz0aLd8vcI-6XqXpV3FmznYQUJXTRMdZtK627c4PAHF6yNKtoaANyz-dChgJayeYsRG/s1600/10865804_759147550834177_1434631224023548320_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY-C6YSb5VC6GPIHldvR-ZitP1gByQGKhyIjLmBvXwZodPS7MT3OS8uE8fCYpjDzHhQt3DUNJL4Xz0aLd8vcI-6XqXpV3FmznYQUJXTRMdZtK627c4PAHF6yNKtoaANyz-dChgJayeYsRG/s320/10865804_759147550834177_1434631224023548320_o.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« e noi abbiamo contemplato la sua gloria, »</span></span><br />
<br />
Nella tradizione biblica, la <i>“gloria”</i> di Dio era intesa come la manifestazione di Dio stesso, che si rendeva presente con i segni, le opere e la potenza mediante le quali Lui agiva in soccorso del popolo di Israele.<br />
Il “Volto” divino rimaneva peraltro parzialmente velato, tant'è vero che, per esempio, a Mosè che gli chiedeva <i>“Mostrami la tua gloria”</i>, Dio rispondeva: <i>“Tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo!”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Es.33,18.20)</span>... e lo stesso dicasi, per fare un altro esempio, nel caso della manifestazione del Sinai quando <i>“La gloria del Signore apparve nella nube”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Es 16,10; 24,17)</span>, cioè in modo da non rivelarsi pienamente allo sguardo dell'essere umano.<br />
Con l'incarnazione del <i>Verbo</i>, ci dice <i>Gv</i>, tutto cambia:<br />
<a name='more'></a>Pur se già da prima della nascita di Gesù il <i>Logos </i>eterno di Dio era presente ed operante in modo spirituale mediante la <i>“vita”</i> e la <i>“luce” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,4)</span> diffuse nel cosmo... con la nascita di Gesù si determina un nuovo tipo di presenza divina:<br />
La figura umana del <i>Verbo “che si fece carne”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14a)</span> rende infatti possibile l'esperienza di un vero e proprio incontro, al punto che l'evangelista scrive infatti <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"noi abbiamo contemplato la sua gloria"</i></span></span>. <br />
Nel prosieguo di questo Vangelo vedremo che... mediante questa sua “concentrazione” nel Verbo incarnato in Gesù... la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Gloria</i></span></span> divina si è irraggiata da Lui per tutta la Sua esistenza terrena, e questo è un altro degli aspetti che differenziano il messaggio giovanneo dalla tradizione sinottica:<br />
Nelle narrazioni di Marco, Matteo e Luca la manifestazione della Gloria divina in Gesù è infatti individuata in un episodio ben preciso, la <i>“trasfigurazione”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Mc 9,2-8; Mt 17,1-8; Lc 9,28-36)</span>, che invece è significativamente assente in questo quarto Vangelo.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-114c.html">Gv 1,14c</a><br />
<br />
Vedi nel Glossario la voce <i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Gloria">"Gloria"</a></i><br />
<br />
Pista di approfondimento (nel mio blog "Diario di un monaco"): <br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2015/12/nella-grotta-del-mio-natale.html">Nella "Grotta" del mio Natale</a> Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-83735233274380634632018-01-01T07:15:00.000-08:002019-01-04T08:00:31.085-08:00Gv 1,14c<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE2mny30n3jdNExTQX0c_QQ2eh5cskflzmHvZo8A6a_N_yXVghZrgruVAqTbNxv2xzWEkvfDdRRQdR63a-M9vWiWLjvVc6R0d8wLKdYMOj-X6tcy-lc7p_cQCCAHJSnzZOH-T5-dkte_0C/s1600/1385252_639839356098331_5104023390204579463_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE2mny30n3jdNExTQX0c_QQ2eh5cskflzmHvZo8A6a_N_yXVghZrgruVAqTbNxv2xzWEkvfDdRRQdR63a-M9vWiWLjvVc6R0d8wLKdYMOj-X6tcy-lc7p_cQCCAHJSnzZOH-T5-dkte_0C/s320/1385252_639839356098331_5104023390204579463_n.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« gloria </span><span style="color: red;">come del*</span><span style="color: blue;"> Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. »</span></span><br />
<br />
...l'evangelista aggiunge poi che si tratta di <span style="color: blue;">gloria</span> <span style="color: red;"><u><i>come</i> </u></span>(in greco <span style="color: red;"><i><u>hōs</u></i></span>) <span style="color: blue;">del Figlio unigenito che viene dal Padre</span>.<br />
La comprensione di questa espressione richiede un preliminare chiarimento evidenziato dalla lettura esegetica, la quale spiega che il termine di paragone <i>“<span style="color: red;">come</span>”</i> non è la traduzione appropriata del termine greco usato da <i>Gv</i>... perché <span style="color: red;"><i>hōs</i></span> più precisamente significa <i>“di”</i>, nel senso <i>“in qualità di”</i>.<br />
Le parole di <i>Gv</i> dovrebbero pertanto essere tradotte <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i><span style="color: blue;">"gloria di</span><span style="color: red;">*</span><span style="color: blue;"> Figlio unigenito"</span></i></span></span>, a significare che è proprio in quanto <i>“Figlio unico”</i> di Dio che il <i>Verbo </i>irraggia la Sua gloria.<br />
<a name='more'></a>L'utilizzo, da parte dell'evangelista, del vocabolo <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>unigenito</i></span></span> (dal greco <i>monogenēs</i>, collegato dagli studiosi all'ebraico <i>jāhîd</i>, che può significare tanto <i>"unico"</i>, <i>"unigenito"</i>, quanto <i>"prediletto"</i>)... va compreso tenendo conto che nella Bibbia l'espressione <i>“figlio di Dio”</i> poteva designare anche degli esseri umani che facevano parte del popolo di Dio<span style="font-size: xx-small;"> (Os 2,1)</span>, oppure il re dello stesso popolo<span style="font-size: xx-small;"> (Sal 2,7; 2Sam 7,14)</span> o, per esempio, anche un giusto perseguitato.<br />
Ecco allora che <i>Gv</i>, con l'intento di usare un termine che designi in modo peculiare il <i>Verbo </i>incarnato, scrive <span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><i>"unigenito che viene dal Padre"</i></span></span> , cioè dal Dio Eterno.<br />
Per comprendere il significato di questa provenienza, è necessario ricordare che la cultura ebraica dell'epoca identificava nel <i>“figlio unico”</i> (o nel <i>“primogenito”</i>) l'erede di ogni possedimento del <i>padre</i>, e da ciò si può dedurre la volontà di <i>Gv</i> di affermare che la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>gloria</i></span></span> che brilla in Gesù è proprio quella del <i>Padre Eterno</i>, che il <i>Logos </i>incarnato ha in “eredità”. <br />
Quindi, con l'espressione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"che viene dal Padre"</i></span></span> l'evangelista ribadisce che il <i>Verbo</i> incarnato è veramente Colui che sin dall'Eternità <i>“era presso Dio” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1)</span> ... per cui la Sua <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>gloria</i></span></span> non è determinata “soltanto” dai <i>“segni”</i> compiuti dal Cristo durante la sua incarnazione terrena: <br />
Si tratta infatti di una “eredità” che Gli è conferita dal Padre sin dal <i>“principio”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1)</span>, della quale il <i>Logos </i>divino disponeva dunque già <i>“prima che il mondo fosse”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 17,5)</span>. <br />
In conclusione di questo versetto... <i>Gv</i> aggiunge infine <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"pieno di grazia e verità"</i></span></span>, proponendo un binomio che fa da “eco” al precedente formato da <i>“vita”</i> e <i>“luce”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,4)</span>. <br />
Un'interpretazione molto comune di questo versetto legge l'associazione <span style="color: blue;"><i>grazia</i></span> (<i>kháris</i>) e <span style="color: blue;"><i>verità</i></span> (<i>alêtheia</i>) conformemente al significato della parola ebraica <i>'emet</i> (che significa <i>“verità”</i> nel senso di <i>“fermezza, fedeltà”</i>), e dunque attribuisce all'evangelista l'intenzione di parlare del divino amore di cui “è pieno” il Cristo, nel senso che si tratta di un amore che è veritiero in quanto assolutamente fedele, indipendentemente dal fatto che l'essere umano sia libero anche di rifiutarLo.<br />
Però... pur se questa interpretazione di <i>“amore fedele”</i> rimane ammissibile... il contesto di questo Prologo orienterebbe a leggere il termine greco <i>kháris </i>nel significato oggettivo di <i>“favore, grazia”</i>... ed il termine <i>alētheia </i>nel significato oggettivo di <i>“verità”</i>. <br />
In questo modo, restando dunque più vicini al significato originario dell'espressione usata da <i>Gv</i>... <i>"plērēs kháritos kaì alētheías"...</i> è possibile leggervi la traduzione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"riempito della grazia della verità"</i></span></span>, dalla quale emerge l'intenzione dell'evangelista di darci il messaggio che per esempio il gesuita Dufour riassume così:<br />
<i>« Di che cosa, in conclusione, è riempito Gesù? Della verità, cioè della conoscenza di Dio. Questo è il "dono" che egli può fare: comunicare la verità del Padre, dire "Lui". »</i> <span style="font-size: xx-small;">(X.L.Dufour, "Lettura dell'evangelo secondo Giovanni, pag.122)</span><br />
Detto in altri termini, il <i>Verbo </i>incarnato è riempito di <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>verità</i></span></span> intesa come <i>“conoscenza di Dio”</i>, e la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">grazia</span></span> che si irraggia da Lui è dunque il dono all'umanità di questa sua <i>Conoscenza divina</i>. <br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-115.html">Gv 1,15</a><br />
<br />
P.S. - Nella prospettiva teologica di <i>Gv</i> questa “concentrazione” di <span style="color: blue;"><i>grazia</i></span> e <span style="color: blue;"><i>verità</i></span> in Gesù va compresa tenendo conto che il <i>Logos ásarkos</i> (cioè il Cristo in quanto <i>“Verbo disincarnato”</i>) continua a manifestare la Sua presenza luminosa nel creato... come ha fatto sin dall'alba dei tempi... anche al di fuori della figura storica di Gesù.<br />
Però, ci dice <i>Gv</i>, l'incarnazione del <i>Verbo</i> è un evento salvifico di tale portata, che quanti riconoscono in Gesù la gloria splendente di <span style="color: blue;"><i>Figlio unigenito che viene dal Padre</i></span>, dispongono di una straordinaria "scorciatoia" per entrare in unione col Padre stesso, tant'è vero che più avanti Gesù dirà chiaramente: <i>“Chi vede me vede il Padre”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 14,9)</span>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-115.html">Gv 1,15</a><br />
<br />
Vedi nel Glossario la voce: <i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Gloria">"Gloria"</a></i><br />
<br />
Pista di approfondimento (Nel mio blog <i>"Diario di un monaco"</i>) :<br />
<a href="http://diariodiunmonaco.blogspot.it/2014/10/conoscenza-incarnata.html"><i>“Conoscenza incarnata”</i></a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-61104533393359242452018-01-01T07:14:00.003-08:002019-01-09T07:14:48.764-08:00Gv 1,15<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi84CzKdu51GbtpDDJCAWERQviyi9sXxpJ1YhhYgyWiZxJBA3S6bTwNV-5axx9aRkuaL68aeHvlZs-tAOBP9bgYeaReryaqOz-eH57dIsEDjwj-siW5g1rLttsYPZUY9qqDEEvjfI_gado/s1600/ECIP30F12_2392574F1_25141_20120517193857_HE10_20120521.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi84CzKdu51GbtpDDJCAWERQviyi9sXxpJ1YhhYgyWiZxJBA3S6bTwNV-5axx9aRkuaL68aeHvlZs-tAOBP9bgYeaReryaqOz-eH57dIsEDjwj-siW5g1rLttsYPZUY9qqDEEvjfI_gado/s320/ECIP30F12_2392574F1_25141_20120517193857_HE10_20120521.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giovanni Battista <br />
(olio su tela di Nicolas Régnier - particolare)</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Giovanni gli dà testimonianza e proclama: "Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me".»</span></span><br />
<br />
Tornando a parlare di <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span></span> Battista che <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>gli dà testimonianza</i></span></span> [al “<i>Verbo che si fece carne”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14)</span>] ... l'evangelista si esprime appositamente al presente <i>(<span style="color: blue;">gli dà</span>)</i>.<br />
In questo modo, <i>Gv</i> vuole dirci che il <i>Battista</i> non è soltanto un testimone che ha parlato in un momento “archiviato” nella storia passata, ma è invece colui che <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>proclama</i></span></span> una testimonianza che resta attuale anche per le generazioni successive alla sua.<br />
<a name='more'></a>Riguardo a questa figura del <i>Battista</i>... che è l'unico essere umano nominato in questo Prologo... anche la tradizione sinottica definisce <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span></span> il più grande <i>“fra i nati da donna”</i><span style="font-size: xx-small;">(Mt 11,11)</span>, ed è proprio per evitare che tale grandezza sia fraintesa, che l'evangelista riporta qui le parole con le quali il <i>Battista</i>, che è "il testimone", afferma di essere subordinato a <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"Colui che viene dopo di me"</i></span></span> e che tra poco riconosceremo essere Gesù Cristo <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,17)</span>. <br />
L'evangelista aveva già parlato in precedenza della missione di <span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span> in quanto testimone della <i>“luce”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,6-8)</span> divina del <i>Verbo disincarnato</i>, diffuso ovunque nel cosmo... <br />
Adesso lui ci parla invece della missione del <i>Battista</i> quale testimone del <i>Verbo incarnato</i>, e dunque lo chiama in causa per suffragare l'affermazione dei discepoli che hanno dichiarato di aver <i>“contemplato la sua gloria (del Verbo) come del figlio unigenito che viene dal Padre”</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,14)</span>.<br />
Per affermare la superiorità del <i>Verbo</i> rispetto a sé stesso, <i>Giovanni</i> ne parla come di <span style="color: blue;"><i>"colui che viene dopo di me"</i></span> che è <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"avanti a me"</i> </span></span>(o anche <span style="color: blue;">"al di sopra di me"</span>, nell'altro significato ugualmente attribuibile al vocabolo greco “<i>émprosthen</i>”).<br />
Questa superiorità deriva dal fatto che <span style="color: blue;"><i>colui che viene dopo</i></span> <i>Giovanni,</i> in realtà lo precede, e dunque lo supera in dignità perché... dice il <i>Battista...</i> <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"era prima di me"</i></span></span>, cioè era quel <i>Verbo</i> che in principio <i>"era presso Dio"</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1)</span>.<br />
<i>Giovanni Battista</i>... che non è lui stesso la luce ma è stato <i>“mandato” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,6)</span> da Dio per <i>“dare testimonianza alla luce”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,7)</span>... compie dunque la sua missione profetica avvertendo gli Israeliti, ed il mondo intero, che quest'uomo <i>“tra noi”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14)</span> è precisamente l'incarnazione di quel <i>Verbo-Logos</i> di cui si è parlato fin dall'inizio di questo Prologo.<br />
Infine... si può osservare che la frase <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"era di lui che io dissi"</i></span></span> fa riferimento ad un episodio che l'evangelista sta per narrare nel corso della cosiddetta “settimana inaugurale” del ministero pubblico di Gesù e nel quale, dunque, ci addentreremo tra poco <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,27-30)</span>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-116.html">Gv 1,16</a><br />
<br />
Vedi nel glossario la voce <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-32695533937632837352018-01-01T07:14:00.002-08:002019-01-09T07:17:16.282-08:00Gv 1,16<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipan8RzuYTjLSaWuwv1ZJ2Ati3P0gJONGwp9TwQlk6LIpqj_y0Q5bF4Yh4Hfj2mfkup3Bb6Bmu3WAUNtJTd0lTPkE5Je25BzG-fR9fFh2SkBcnY80VGD0Jlqsg4MFa9ObyclujdJH-ZEP9/s1600/03052011.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipan8RzuYTjLSaWuwv1ZJ2Ati3P0gJONGwp9TwQlk6LIpqj_y0Q5bF4Yh4Hfj2mfkup3Bb6Bmu3WAUNtJTd0lTPkE5Je25BzG-fR9fFh2SkBcnY80VGD0Jlqsg4MFa9ObyclujdJH-ZEP9/s320/03052011.jpg" width="240" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. »</span></span><br />
<br />
<i>Gv</i> scrive qui che dalla <i><span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">pienezza</span></span></i> del <i>Verbo, </i><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"noi tutti abbiamo ricevuto</i></span></span> - compresi, estendendo il concetto, anche <span style="color: blue;"><i>noi</i></span> comunità cristiana di oggi - <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>grazia su grazia"</i></span></span>.<br />
Alla luce del successivo versetto <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,17)</span>, queste parole dell'evangelista si presterebbero ad essere lette come un riferimento alla successione delle due cosiddette <i>“economie di salvezza"</i>... prima quella di Mosè e poi quella di Gesù Cristo... com'era infatti d'uso interpretare da parte di una grande "fetta" della prima Cristianità che peraltro, assumendo questa visione teologica, si distanziava dalla posizione di Paolo di Tarso, per il quale la <i>“Legge mosaica”</i> era un impedimento e non certo una <i>“grazia”</i>.<br />
<a name='more'></a>Al di là di questa diversità di vedute che caratterizzava il Cristianesimo delle origini riguardo alla <i>“Legge”</i> dell'Ebraismo... il "respiro" teologico del Prologo fa comunque propendere per una lettura ancora diversa dell'espressione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"grazia su grazia"</i></span></span>.<br />
Assecondando la prospettiva giovannea, la prima <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>grazia</i></span></span> può essere infatti riconosciuta nella venuta, fin dall'alba dei tempi, del <i>Verbo non incarnato</i> e... per conseguenza... la seconda <span style="font-size: large;"><i><span style="color: blue;">grazia</span></i></span> diventa l'incarnazione dello stesso <i>Verbo</i> in Gesù Cristo. <br />
<i>Gv</i> ci dice dunque che la storia della comunicazione dell'amore di Dio all'umanità si svolge nella continuità, <span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><i>grazia su grazia</i></span></span>:<br />
Prima con la diffusione universale del <i>Verbo disincarnato</i> che fin dal principio si è rivelato in quanto <i>“vita”</i> e <i>“luce”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,4)</span> nel cosmo, e si è anche “focalizzato” nella storia sacra del popolo di Israele...<br />
Poi mediante la <span style="color: blue;"><i>grazia</i></span> della <i>verità </i>che si è manifestata in pienezza mediante il Figlio <i>“unigenito”</i>. <br />
Come stiamo per vedere, il senso del successivo versetto <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,17)</span> è quello di precisare il rapporto tra queste due <span style="color: blue;"><i>grazie</i></span>.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-117.html">Gv 1,17</a><br />
<br />
Vedi nel glossario la voce <a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-11616457542346335122018-01-01T07:14:00.001-08:002019-01-10T07:07:08.329-08:00Gv 1,17<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTwYNCLFhx5pqM57aQmAr9C5kTSHBRo1qf_i58AXBPnPhq_JLCnCcRTnUfHg04YvpYU1nZztcWBkE9DOqrsWrKfbgR6p5Z2l8AinZO5PkC5TB2qJ4QaYb9iSv4bgX0xBNWUY3SrKD37USs/s1600/382139_382458925169710_1872052850_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTwYNCLFhx5pqM57aQmAr9C5kTSHBRo1qf_i58AXBPnPhq_JLCnCcRTnUfHg04YvpYU1nZztcWBkE9DOqrsWrKfbgR6p5Z2l8AinZO5PkC5TB2qJ4QaYb9iSv4bgX0xBNWUY3SrKD37USs/s320/382139_382458925169710_1872052850_n.jpg" width="308" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.»</span></span><br />
<br />
Eccoci giunti al punto in cui, per la prima volta in questo suo Vangelo, <i>Gv</i> nomina espressamente <i><span style="color: blue; font-size: large;">Gesù Cristo</span></i>.<br />
Per comprendere il messaggio dell'evangelista, dobbiamo innanzitutto osservare da vicino l'espressione <span style="color: blue; font-size: large;"><i>"la grazia e la verità"</i></span> che - ci dice la lettura esegetica cui in precedenza abbiamo fatto riferimento (cfr. <i>"grazia della verità"</i> in<a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-114c.html"> Gv 1,14c</a>) - dovrebbe più correttamente essere tradotta in questo modo: <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>la grazia della verità fu per mezzo di Gesù Cristo</i></span></span>.<br />
<a name='more'></a><i>Gv</i> ci parla dunque di questa progressione temporale:<br />
Prima la <i>“grazia”</i> costituita dalla <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>legge</i></span></span> mosaica, e poi... non la <i>“grazia e la verità”</i> portata da Gesù Cristo... bensì la <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>grazia</i></span></span> (in greco <i>“kháris”</i>, nel senso di <i>“dono”</i>) <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>della verità</i></span></span> in <i><span style="color: blue; font-size: large;">Gesù Cristo</span></i>. <br />
In questa prospettiva giovannea, la <span style="color: blue;"><i>legge</i></span> mosaica viene intesa come una tappa di preparazione del popolo alla rivelazione piena di Dio, e non deve pertanto essere né rifiutata, né assolutizzata, altrimenti diventerebbe un ostacolo alla piena conoscenza del "volto" di Dio mostrato dal Cristo<span style="font-size: xx-small;"> (Cfr. Gv 1,18)</span>.<br />
Dunque, tornando al testo del Vangelo, per <i>Gv</i> la <span style="color: blue;"><i>legge</i></span> di Mosè è una manifestazione ancora incompleta della <i>verità</i>, ma è comunque anch'essa una <i>“grazia”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,16)</span>... alla quale segue poi l'ulteriore <i><span style="color: blue; font-size: large;">grazia</span></i> costituita dalla <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>verità</i></span></span> piena, che fu donata <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>per mezzo di Gesù Cristo</i></span></span>.<br />
Per l'evangelista il <i>Verbo </i>incarnato è pertanto il rivelatore della completezza di ciò che il <i>Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe</i> aveva in progetto di comunicare all'umanità fin dal momento in cui aveva stipulato la Sua Alleanza con il popolo di Israele.<br />
Inoltre, è necessario osservare che, pur se l'uguale espressione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>per mezzo</i></span></span> parrebbe lasciar intendere una analogia tra il ruolo di Mosè e quello di Gesù, in realtà non è così:<br />
Mosè è stato infatti il mediatore che ha trasmesso la Legge che il Signore gli <i>“ diede </i>(su) <i>due tavole di pietra" </i><span style="font-size: xx-small;">(Dt 9,11)</span> che <i>“il Signore scrisse”</i><span style="font-size: xx-small;">(Dt 10,4)</span>.<br />
Invece, in riferimento a Gesù l'espressione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>per mezzo</i></span></span> assume il significato di un'attività “creatrice” che il Cristo stesso compie in prima persona, conformemente al concetto teologico che l'evangelista ha in precedenza attribuito al <i>Verbo</i>: <i>“per mezzo suo tutto cominciò ad esistere”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Cfr. Gv.1,3)</span>... <i>“tutto è esistito attraverso lui”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Cfr. Gv.1,10)</span>.<br />
Qui <i>Gv</i> ribadisce dunque che è ancora Lui... il <i>Verbo </i>che ora si è incarnato in Gesù... che <i>“fa esistere”</i> la pienezza della <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>verità</i></span></span> del Padre.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-118.html">Gv 1,18</a> Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-46859527615822978962018-01-01T07:14:00.000-08:002020-06-20T07:59:39.072-07:00Gv 1,18<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgob0wKvVQvKekmOk0l28hLrY8TQSApc_hdvroKOU7U7cNFCPO0HBZTAWxZr1PnTrBlAQb4brDN-POmSxwvedtfd8T5AJ4xom9D6w08F2EZujxoRRFBu9O463Naxh6aBtpp5JZUGV113-d7/s1600/13254275_1010617025687227_8762037450197314409_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgob0wKvVQvKekmOk0l28hLrY8TQSApc_hdvroKOU7U7cNFCPO0HBZTAWxZr1PnTrBlAQb4brDN-POmSxwvedtfd8T5AJ4xom9D6w08F2EZujxoRRFBu9O463Naxh6aBtpp5JZUGV113-d7/s320/13254275_1010617025687227_8762037450197314409_n.jpg" width="240" /></a><span style="font-size: large;"><span style="color: blue;">« Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.»</span></span><br />
<br />
Mentre nell'Antico Testamento si legge che <i>“il Signore parlava con Mosè faccia a faccia” </i><span style="font-size: xx-small;">(Es 33,11; cfr. Dt.34,10)</span>... <i>Gv</i> afferma che <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Dio, nessuno lo ha mai visto</i></span></span>, ed in questo modo chiarisce ulteriormente come tutte le precedenti esperienze religiose siano incomplete rispetto alla pienezza della <i>“verità”</i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,17)</span> portata da Gesù Cristo. <br />
<a name='more'></a>Lui è infatti <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>il Figlio Unigenito<span style="color: red;">*</span>, che </i></span></span>- scrive l'evangelista - <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>è Dio</i></span></span>, a ribadire il concetto iniziale del <i>Verbo</i> eterno che <i>“era Dio” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1)</span>.<br />
Questa ripetizione ha il significato di farci comprendere che, proprio perché il <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Figlio...</i></span></span> <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>è Dio, </i></span></span>Lui <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>ha rivelato (il Padre)</i></span></span> in una maniera nuova, grazie alla quale l'umanità ha potuto colmare la “distanza” con quel Dio che a Mosè aveva detto anche: <i>“il mio volto non si può vedere”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Es 33,23)</span>.<br />
In sostanza l'evangelista ci sta dicendo che questo <span style="color: blue;"><i>Figlio unigenito</i></span>, che <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>è nel seno del Padre</i></span></span>, è talmente unito a Dio che vedendo Lui si vede l'<i>Eterno Padre</i>. <br />
Per indicare questa relazione divina, <i>Gv</i> utilizza qui l'espressione greca <i>“o ôn eis ton <u>kolpon tou</u> patros”</i>, vale a dire <i>"colui che è rivolto verso il grembo del padre"</i>, ad indicare la pienezza di intimità che unisce inseparabilmente <i>Figlio </i>e <i>Padre</i>, per l'Eternità.<br />
Significativamente, l'evangelista utilizzerà questa stessa espressione greca anche nell'episodio dell'ultima cena per descrivere l'atteggiamento del discepolo amato che <i>"si trovava a tavola al fianco</i> (“<u>kolpō tou</u>”) <i>di Gesù"</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 13,23)</span>. <br />
Questa “corrispondenza” lascia intendere che l'intimità di Gesù col <i>Padre</i>, può essere “replicata” dall'intimità che il vero discepolo può avere con il Cristo, fino a diventare... come vedremo... <i>“uno con Lui”</i>... <i>“come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 17,21)</span>.<br />
Infine, <i>Gv</i> conclude il prologo con la perentoria affermazione <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>è lui (Gesù) che lo ha rivelato (il Padre)</i></span></span> o... per tradurre ancora più fedelmente il vocabolo greco <i>exêgêsato </i>usato da <i>Gv</i>... <i>“è lui (</i><i>Gesù) </i><i>che ne ha fatto l'esegesi”</i>, cioè ne ha spiegato il “Volto” nascosto, rivelando pienamente quella che, fino ad allora, gli esseri umani vivevano come una Sua misteriosa e inaccessibile trascendenza.<br />
In altri termini... l'evangelista ci dice che solo il <i>Verbo</i> incarnato, <span style="color: blue;"><i>che è Dio,</i></span> può parlare compiutamente di Dio nel senso del termine verbale <i>exēgéomai</i>... che significa <i>“raccontare”</i> o anche <i>“spiegare in dettaglio”</i> così come può fare il testimone oculare di un avvenimento... perché solo <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>lui</i></span></span>, il <i>Verbo</i> di Dio, <i>“dice le parole di Dio”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 3,34)</span>... come affermerà in seguito il Battista. <br />
D'altronde, in questo suo Prologo <i>Gv</i> già ci ha fatto comprendere che, nella Sua eterna preesistenza, il <i>Verbo</i>-<i>Figlio</i> è da sempre espressione del <i>Padre</i>, al punto che... in un certo senso... all'interno dell'unica Realtà divina il <i>Padre </i>può essere inteso come <i>“Dio che parla”</i>... ed il <i>Figlio</i>, in quanto <i>“Parola divina”</i>, come <i>"Dio che si comunica"</i>.<br />
E' questo il concetto che fa da trait-d'union tra il Prologo che si chiude, e il racconto evangelico che sta per iniziare, durante il quale <i>Gv</i> espliciterà in quale modo è possibile realizzare la comunione con il <i>Figlio </i>e, per conseguenza, la comunione con il <i>Padre</i> nostro.<br />
<br />
<span style="color: red;">*</span> Vedi nel <i>Glossario </i>i termini:<br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Inabitazione">"Inabitazione"</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Logos">"Logos"</a></i><br />
<span style="color: blue;"><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Unigenito"><i>"Unigenito"</i></a> </span><br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/la-testimonianza-di-giovanni-e-i-primi.html">La testimonianza di Giovanni e i primi discepoli (Gv 1,19-51)</a> <br />
<br />Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-19786812560433857242016-04-07T23:30:00.000-07:002019-01-12T07:33:24.548-08:00La testimonianza di Giovanni e i primi discepoli (Gv 1,19-51)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgA3IvG4M5RT2VKPzLCzwpI_9LbzXlzCftzmtQTw2SwN8sQQmxRU_9gVMpCtzksiwMQqBeUbBOCluXG_MipjBwdUx3IQEz-7KwiYSWeNfQkKUXByFwYqzUhcoA4pJ_yvE_1SFITeUkDiMAq/s1600/10352945_675929999155933_1072733832903030031_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgA3IvG4M5RT2VKPzLCzwpI_9LbzXlzCftzmtQTw2SwN8sQQmxRU_9gVMpCtzksiwMQqBeUbBOCluXG_MipjBwdUx3IQEz-7KwiYSWeNfQkKUXByFwYqzUhcoA4pJ_yvE_1SFITeUkDiMAq/s320/10352945_675929999155933_1072733832903030031_n.jpg" width="320" /></a></div>
Durante la lettura del <i>Prologo poetico</i><span style="font-size: xx-small;"> (Gv 1,1-18)</span> di questo quarto Vangelo... ci siamo trovati di fronte ad uno scenario cosmico incentrato sul <i>Verbo</i> divino coeterno al Padre, che in un preciso momento della storia dell'umanità <i>"si fece carne"</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,14)</span> in Gesù.<br />
Adesso l'evangelista ci presenta le prime testimonianze riguardo alla Sua esistenza terrena:<br />
Prima la testimonianza di <i>Giovanni Battista</i>... e poi quella dei primi discepoli, i quali attribuiscono a Gesù titoli differenti, a seconda dei diversi modi di comprendere la sua figura e la sua missione. <br />
<a name='more'></a>I brani che stiamo per leggere si suddividono in quattro distinte parti che, in un significativo crescendo, l'evangelista contraddistingue attribuendo a ciascuna la dicitura di <i>“giorno”</i> :<br />
- Il <i>primo giorno</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,19-28)</span> <i>Giovanni Battista</i>... che afferma di non essere il <i>Messia</i>... annuncia lo stesso <i>Messia </i>come Colui che sarebbe venuto dopo di lui, senza peraltro darne una precisa definizione.<br />
- Il <i>secondo giorno</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,29-34)</span> Giovanni individua il <i>Messia </i>in Gesù, dicendo <i>"Ecco l' agnello di Dio” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,29)</span>.<br />
- Il <i>terzo giorno</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,35-42)</span> il <i>Battista </i>da' indicazione ai suoi discepoli di seguire Gesù e loro, dopo aver iniziato a farlo, cominciano a loro volta a chiamare dei nuovi discepoli.<br />
- Il <i>quarto giorno</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,43-51)</span>, è Gesù che chiama alcuni discepoli a seguirLo. <br />
Infine, nel versetto conclusivo del primo capitolo, Gesù si proclama <i>“Figlio dell'uomo”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv.1,51)</span>, cioè Colui che è venuto ad unire Dio e l'uomo, mettendo in contatto il cielo e la terra. <br />
Dopo aver letto il <i>“Prologo poetico” </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,1-18)</span>, ci si trova dunque di fronte a questo <i>“Prologo narrativo”</i> <span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,19-51)</span>… nel quale emerge l'importanza del testimone <i>Giovanni Battista</i>.<br />
Nella sua figura si condensa l'aspettativa del popolo di Israele affinché giunga finalmente a realizzazione la Promessa che Dio ha più volte rinnovato nel corso dei secoli, mediante la voce dei profeti ebraici.<br />
L'evangelista ci presenta infatti <i>Giovanni </i>come colui che incarna spiritualmente la parte migliore del suo popolo, quella che ha accolto Gesù dando così continuità all'iniziale <i>Alleanza </i>stipulata da Dio con i Patriarchi di Israele.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-119-20.html">Gv 1,19-20</a>Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3238285737084613426.post-81416020311080914022016-04-07T23:00:00.000-07:002019-01-14T06:41:40.373-08:00Gv 1,19-20<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigp1NvOmEGGoeHD6qK50_qzq7zPxO1YGdHCX5mNwS3khP0SStHmg59uLNgoAdmkQ3j6YAg5wQH5QFTUbqDLp-BgXCrcTOXUHkxttffagXvJ-ngZ3fD4zoxrnFnu66cLx2aDLjRJozEHIy_/s1600/595.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigp1NvOmEGGoeHD6qK50_qzq7zPxO1YGdHCX5mNwS3khP0SStHmg59uLNgoAdmkQ3j6YAg5wQH5QFTUbqDLp-BgXCrcTOXUHkxttffagXvJ-ngZ3fD4zoxrnFnu66cLx2aDLjRJozEHIy_/s320/595.jpg" width="255" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Giovanni Battista<br />
(Olio su tela, Caravaggio) </td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: blue;"><span style="font-size: large;">« Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: "Tu, chi sei?".<br />Egli confessò e non negò. Confessò: "Io non sono il Cristo". »</span></span><br />
<br />
Ecco iniziare la <i><span style="color: blue; font-size: large;">testimonianza di Giovanni</span></i>, da lui resa agli incaricati che i <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Giudei<span style="color: red;">*</span></i></span></span>, cioè le autorità religiose del popolo ebraico, hanno inviato <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>da Gerusalemme</i></span></span>.<br />
L'evangelista precisa che si tratta dei <span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><i>sacerdoti</i></span></span>, ovvero gli addetti al culto venuti per interrogarlo ... e dei <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>leviti</i></span></span>, ovvero coloro che all'interno del Tempio svolgono anche la funzione di polizia e dunque, all'occorrenza, potrebbero arrestarlo.<br />
<a name='more'></a>Fin da subito si delinea pertanto la fondamentale contrapposizione<i> Luce-tenebre</i> che costituisce uno dei fili conduttori di questo Vangelo:<br />
Da un lato l'Eterno Padre ha inviato <i>Giovanni Battista</i> per risvegliare negli esseri umani la consapevolezza dell’esistenza della <i>luce </i><span style="font-size: xx-small;">(Gv 1,7)</span> del <i>Verbo</i> divino... e per ridestare in loro l'aspirazione alla pienezza di quella <i>vita </i>spirituale che le tenebre vorrebbero invece “anestetizzare”.<br />
Dall'altro lato le stesse <i>tenebre</i>, rappresentate simbolicamente dai <span style="color: blue;"><i>Giudei</i></span> detentori del potere religioso, reagiscono inviando degli incaricati che hanno il compito di soffocare questa testimonianza del <i>Battista</i>.<br />
La brutalità della domanda che gli viene rivolta... <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>"Tu chi sei?"</i></span></span>... è rivelatrice di quanto la <i>luce divina</i> che <i><span style="color: blue;">Giovanni </span>Battista</i> sta risvegliando sia fastidiosamente insopportabile per quanti vorrebbero restare nell'oscurità dello <i>status quo</i>... com'è il caso di quei difensori della tradizione che non sono per nulla disposti ad accettare una qualsiasi novità che possa incrinare il loro consolidato potere religioso.<br />
Dunque... ben sapendo qual'era in realtà l'oggetto di quell'inchiesta, <span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i>Giovanni</i></span></span> non risponde dicendo chi era lui... bensì chiarendo subito ciò che interessava a coloro che lo stavano interrogando:<span style="font-size: large;"><span style="color: blue;"><i> Io non sono il Cristo</i></span></span>. <br />
Il <i>Battista </i>esclude così di essere quel <i>Messia</i> che... si credeva in Israele... alla Sua venuta avrebbe deposto l’intera gerarchia religiosa, corrotta e compromessa con il potere politico.<br />
<br />
Segue: <a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/2016/04/gv-121-22.html">Gv 1,21-22</a><br />
<br />
P.S. - In questo versetto assistiamo al primo “atto” di un confronto che l'evangelista, nel corso dell'intero Vangelo, narrerà modellandolo su uno schema “processuale”:<br />
Adesso è il testimone <i>Giovanni Battista</i> che è chiamato a rispondere all'interrogatorio della “commissione di inchiesta” inviata dal Sinedrio di Gerusalemme... mentre in seguito - come vedremo - sarà direttamente Gesù a dover fronteggiare gli “interrogatòri” attraverso i quali i suoi contemporanei manifesteranno verso di Lui un'opposizione che si protrarrà per tutta la sua vita terrena.<br />
<br />
<span style="color: red;">*</span> Vedi nel Glossario i termini:<br />
<i><a href="http://vangelodigiovanni.blogspot.it/p/glossario.html#Giudei">"Giudei"</a> </i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Luce">"Luce"</a></i><br />
<i><a href="https://vangelodigiovanni.blogspot.com/p/glossario.html#Vita">"Vita"</a></i><br />
<br />Diario di un monacohttp://www.blogger.com/profile/12603294578583774929noreply@blogger.com