« Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo".»
Pur non avendo compreso appieno le parole di Gesù, Marta Gli manifesta la sua fede in Lui, perché Lo ha riconosciuto come divino Portatore di salvezza.
Così, dopo che in precedenza lei aveva considerato Gesù alla stregua di un intercessore (cfr, Gv 11,22), adesso dimostra di avere superato questa sua iniziale concezione, frutto della sua formazione giudaica, e Gli dice “io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”.
L'attribuzione del termine Cristo identifica Gesù quale compimento dell'attesa giudaica, mentre... al di là di ciò che Marta ha effettivamente compreso di Lui... agli occhi dei lettori di questo Vangelo l'espressione “Figlio di Dio” Lo innalza evidentemente al di sopra della stessa concezione giudaica di Messia.
E' in questa prospettiva che va inserita anche l'espressione “colui che viene nel mondo”.
Segue: Gv 11,28-29