« Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo,»
La scena che Gv ci racconta è ambientata durante un pasto, ovvero in un momento importante non solo per l’atto del mangiare, ma anche e soprattutto per il fatto che si tratta della situazione ideale affinché i commensali creino tra di loro una profonda comunione spirituale.
In questo contesto, risalta dunque ancora di più la presenza di un “corpo estraneo”:
Mentre infatti Gesù si appresta a costituire la comunità dei suoi discepoli sulla base del servizio di amore che Lui sta per esemplificare con il gesto simbolico della lavanda dei piedi... l'evangelista inserisce nel quadro dell'ultima cena l'ombra del tradimento... che il diavolo, avversario di Dio, ha già messo in cuore a Giuda.
Segue: Gv 13,3