Gv 18,10

« Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.»

Anche nei sinottici è raccontato questo gesto violento che un discepolo compie nei confronti del servo del sommo sacerdote, ma... diversamente dagli altri evangelisti... Gv precisa che il colpo di spada è inferto da Simon Pietro.
Si tratta, evidentemente, di un gesto che non è in sintonia con il comportamento di Gesù, Il quale si è già consegnato ai suoi avversari intimando loro di lasciar andare i suoi discepoli.
Pertanto, quello di Simon Pietro non va letto come un atto di coraggio, bensì come un gesto che palesa il perdurare della sua incomprensione, riguardo alle parole e alle azioni del suo Maestro (cfr. Gv 18,11).
Al pari degli altri discepoli, Simon Pietro non riesce ancora ad accettare il fatto che Gesù debba consegnare la sua vita e così, seppur inconsapevolmente, lui parla la stessa “lingua” di satana (cfr.Mc 8,31-33)… agendo in modo violento.

Segue: Gv 18,11