« Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sono io, voi non potete venire".»
Il “cercare” e “trovare” Dio era un tema tradizionale della fede giudaica, per cui queste parole di Gesù... “voi mi cercherete e non mi troverete”... suonano minacciose nei confronti di quanti Lo stanno ascoltando:
Nel caso in cui queste persone non si decidano subito a seguire Lui... l'Inviato di Dio che si trova proprio davanti a loro... poi Lo cercheranno inutilmente (cfr. Gv 12,35), perché si saranno lasciati irrimediabilmente sfuggire il kairós (cfr.lettura di Gv 7,6), cioè il tempo decisivo nel quale... all'interno della loro esistenza... hanno la possibilità di accogliere la Luce divina.
In “trasparenza”, filtra qui un'allusione ad alcuni passaggi delle Scritture che erano senz'altro noti ai suoi interlocutori, come per esempio quello in cui la divina Sapienza così si rivolge a quanti rifiutano la sua offerta: “Allora mi invocheranno, ma io non risponderò, mi cercheranno, ma non mi troveranno” (Pro 1,28).
Poi, Gesù completa il suo monito dicendo “e dove sono io, voi non potete venire”.
Questa espressione al presente... "dove sono io"... va intesa nel senso che il suo imminente “andare” dal Padre che Lo ha mandato (cfr. Gv 7,33), di fatto è un ritorno ad una realtà che comunque già Gli appartiene, perché il Padre è sempre con Lui.
Quanti restano increduli alle sue parole, non potranno pertanto seguirLo “dove Egli è”, e così “moriranno nel loro peccato"* (cfr. Gv 8,21.24).
Segue: Gv 7,35
* Vedi la voce “Peccato” nel Glossario