« Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.»
Mentre in precedenza, nel dialogo con la samaritana (cfr. Gv 4,24), l'acqua aveva simboleggiato la Parola di Gesù... ed il dono del suo Spirito poteva essere visto soltanto “in trasparenza”... adesso l'evangelista ci dice esplicitamente che l'acqua viva (Gv 7,38) di cui Gesù ha appena parlato simboleggia lo Spirito che Lui darà a quanti Gli crederanno.
D'altronde... già da molto tempo i profeti proponevano l'acqua come immagine dello Spirito che sarebbe stato effuso nei tempi escatologici; basti pensare ad Ezechiele, quando scriveva che Dio avrebbe rinnovato un giorno la Sua Alleanza mediante l'aspersione di “acqua pura” sul suo popolo e l'invio di “uno spirito nuovo” (Ez 36,25-26)... o anche ad Isaia, quando scriveva “Così dice il Signore che ti ha fatto : (…) verserò acqua sul suolo assetato (…) verserò il mio spirito sulla tua discendenza” (Is 44,3).
Nella linea di questa tradizione, Gv identifica dunque l'acqua come simbolo dello Spirito-Santo (Cfr.Gv 3,5s) effuso alla “fine dei tempi” i quali... nel messaggio teologico di questo Vangelo... si compiono nell'attimo in cui si compie la missione terrena di Gesù.
Perciò l'evangelista spiega il motivo per cui Gesù sta parlando al futuro: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.
Pur se già il Battista aveva visto lo Spirito discendere e rimanere (cfr. Gv 1,32) su di Lui... questo dono potrà esprimersi nella sua pienezza solo dopo la sua “glorificazione”, che avverrà al momento della sua “esaltazione” sulla croce, seguita dalla sua Risurrezione.
Pertanto... queste parole dell'evangelista non vanno lette come se lo Spirito Santo fosse inattivo prima della crocifissione e risurrezione di Gesù... quanto invece nel senso che il dono dello Spirito Santo, attraverso l'umanità glorificata di Gesù, sarà un modo nuovo di effusione dello Spirito... perché la sua divina pienezza sarà “impregnata” anche dell'umanità santificata del Figlio di Dio, elevato sulla croce.
Segue: Gv 7,40
P.S. - Come vedremo nel prosieguo del Vangelo, Gesù prometterà infatti il suo “Spirito Santo... che il Padre manderà nel mio nome” (Gv 14,26) il quale permetterà, a quanti crederanno in Lui, di cogliere il significato delle sue parole, conducendoli verso “tutta la verità” (Gv 16,13).
E' quindi dopo la sua glorificazione sulla croce che i credenti in Lui potranno continuamente attingere “acqua con gioia alle sorgenti della salvezza” (Is.12,3).