« Non dice la Scrittura: Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo?".»
Ritenendo che Gesù fosse originario di Nàzaret, in Galilea (Gv 1,46), la gente solleva una “naturale” obiezione fondata sulla Scrittura nella quale, peraltro, non si trova un passaggio che riporti letteralmente le parole qui citate.
Evidentemente sono qui fusi insieme diversi passi scritturistici, sui quali la tradizione giudaica fondava la sua attesa di un Messia proveniente dalla località davidica di Betlemme, e discendente dalla stirpe di Davide [cfr. 2 Sam 7,12-16; Sal. 18(17),51; Is.11,1.10; Ger.23,5].
Questa attesa popolare si univa poi all'altra concezione tradizionale, secondo la quale il Messia avrebbe vissuto nascosto prima di manifestarsi apertamente ad Israele (Cfr. Gv 7,27).
Segue: Gv 7,43-44
P.S. - La circostanza che, nei prossimi versetti, non compaia nessuna risposta di Gesù a questa obiezione giudaica relativa al “requisito” messianico della discendenza davidica, ha fatto sì che si sollevassero degli interrogativi... da parte degli studiosi... sul perché in Gv non ci sia traccia della tradizione che localizza la nascita di Gesù a Betlemme.
Qui non si è peraltro costretti ad entrare nel merito di tale questione perché, come abbiamo già visto, nel pensiero teologico giovanneo non è rilevante l'origine umana o la patria terrena di Gesù, bensì la sua origine celeste (cfr. Gv 7,28 s.)... e Gv non ha dunque nessuna necessità di legittimare messianicamente Gesù in base al criterio qui sostenuto dai suoi interlocutori giudei.