« Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale.»
La contemporanea attività battezzatrice di Giovanni e di Gesù aveva originato una discussione che vedeva da una parte i discepoli di Giovanni e dall'altra un Giudeo.
E' significativo osservare come l'evangelista narri questo fatto indicando la purificazione rituale quale oggetto della discussione, senza nominare espressamente il battesimo.
D'altronde, è soltanto il valore purificatorio dell'attività di Gesù e di Giovanni che può richiamare l'attenzione di un Giudeo, il quale... dal suo punto di vista... ha naturalmente motivo di chiedersi a quale dei due riti sia attribuita un'efficacia maggiore.
Al di la di ciò, appare invece poco comprensibile il motivo per cui i discepoli di Giovanni, nonostante la testimonianza che il loro maestro ha già reso in favore di Gesù (Gv 1,29-34), abbiano ancora bisogno di rivolgersi a lui per ulteriori chiarimenti.
Fatto sta' che è proprio questo il “passaggio” grazie al quale, come stiamo per vedere, l'evangelista ci potrà narrare l'ultima fondamentale testimonianza del Battista.
Segue: Gv 3,26