Gv 4,19-20

« Gli replica la donna: “Signore, vedo che tu sei un profeta!
I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare".»


La chiaroveggenza di Gesù fa sì che la donna Lo riconosca quale profeta.
In quel momento questo termine aveva per lei l'accezione generale di “uomo ispirato da Dio”... e non invece quella del profeta messianico annunciato nella Torah (Dt 18,15) e atteso anche dai Samaritani.
Comunque, la Samaritana si sente di sottoporre a questo “uomo di Dio” una questione religiosa che sta a cuore a lei e all'intero suo popolo. Così, inizia a dirGli:
I nostri padri hanno adorato su questo monte... ovvero il Garizim, sul quale i Samaritani celebravano il loro culto a Ihwh, nonostante che il tempio da loro costruito sulla sommità fosse stato distrutto nel 128 a.C. dai Giudei, i quali volevano imporre la “centralizzazione” del culto a Ihwh nel Tempio di Gerusalemme.
Infatti la donna... rivolgendosi a Gesù in quanto giudeo... completa la sua domanda dicendoGli: voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare...

Segue: Gv 4,21