« I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi.»
Questa precisazione dell'evangelista ha l'effetto di porre in evidenza il fatto che la Samaritana e Gesù rimangono soli.
D'altronde nel gruppo dei discepoli c'era anche chi nutriva, nei confronti di questo popolo, dei sentimenti ben diversi da quelli del loro Maestro... come per esempio si evince dall'episodio sinottico nel quale Giacomo e Giovanni si riferiscono ad un villaggio di samaritani dicendo a Gesù: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?” (Lc 9,54)... e subito vengono da Lui rimproverati.
Il fatto che il dialogo di Gesù con la Samaritana avvenga mentre i discepoli erano andati in città, è evidentemente la condizione necessaria perché Lui possa dare pieno compimento al piano di Dio, che Lo ha portato ad entrare appositamente in questa terra per esprimere al popolo dei Samaritani la nuova ed ancora più grande offerta di Amore divino.
Come stiamo per vedere, nel piano simbolico di questo Vangelo lo “Sposo” Gesù è infatti venuto a riconquistare la “sposa adultera”... cioè il popolo di Samaria rappresentato dalla donna che si trova di fronte a Lui.
Segue: Gv 4,9