Gesù sale a Gerusalemme per la festa e insegna (7,1-36)

Con l'inizio di questo settimo capitolo si apre una parte del Vangelo (che giunge fino alla fine dell'undicesimo) nella quale vengono narrati gli avvenimenti compresi tra la definitiva partenza di Gesù dalla Galilea... e la sua ultima settimana di vita terrena a Gerusalemme.
Durante lo svolgersi del suo ministero pubblico in Giudea,  i ripetuti interventi delle autorità religiose che vogliono contrastare Gesù costituiscono di fatto il loro “processo” nei suoi confronti... ed in ciò Gv si differenzia dai Sinottici, che inseriscono invece questo processo dopo il suo arresto.
Come stiamo per vedere, da ora in avanti Gesù si trova a dover far fronte ad una avversione via via crescente:
I suoi discorsi saranno interrotti da reazioni di collera ed indignazione, ci saranno allusioni al progetto di ucciderLo, Gv racconterà anche il tentativo di lapidarLo (cfr. Gv 8,59)... ma evidentemente la realizzazione di questi umani progetti omicidi non può andare a buon fine prima dell' “ora”*, stabilita dal Padre, nella quale Gesù consegnerà “lo spirito” (Gv 19,30) in quella che... pur apparendo agli increduli come la sua ignominiosa uccisione... sarà in realtà la glorificazione a cui il Padre Lo conduce.
Conformemente a questo progetto divino... ed al di là degli attacchi veementi di cui sarà fatto oggetto... vedremo così Gesù continuare la sua missione di rivelazione della sua identità e della sua divina relazione con il Padre.

Segue: Gv 7,1

* Vedi nel Glossario il termine "Ora"