« I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.»
Abbiamo appena visto che, mentre la folla acclamante stava andando incontro a Gesù (cfr. Gv 12,13), Lui è salito su un pacifico “puledro d'asina” (Cfr. Gv 12,15)... a significare simbolicamente l'adempimento della profezia di Zaccaria (Zc 9,9s)... vale a dire l'instaurazione di un regno messianico che non comporta uno stravolgimento politico da realizzarsi mediante l'uso della forza.
L'evangelista scrive che i suoi discepoli sul momento non compresero queste cose, il cui significato diventerà per loro accessibile dopo la “glorificazione” pasquale di Gesù (cfr. Gv 7,39), quando la luce dello Spirito permetterà loro di cogliere anche il senso di questo avvenimento, individuandone il legame con la Scrittura.
Segue: Gv 12,17-19