Gv 7,13

« Nessuno però parlava di lui in pubblico, per paura dei Giudei.»

L'evangelista mette qui a fuoco il motivo per cui la folla parlava sottovoce, e tutti evitavano di esprimersi apertamente in pubblico: per paura dei Giudei, ovvero a causa del clima di oppressione che le autorità religiose giudaiche avevano instaurato in Gerusalemme, in conseguenza del quale non era concesso al popolo di manifestare apertamente le proprie idee.
Nel prosieguo del Vangelo si riproporrà ancora il tema di questa paura, quale ostacolo alla diffusione della fede in Gesù (cfr. per es. Gv 9,22; Gv 12,42).

Segue: Gv 7,14