« Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso.»
Poiché Gesù si rifà direttamente al Padre, che è la Fonte della Parola divina, non è grazie allo studio delle Sacre Scritture che è possibile riconoscere la veridicità della dottrina da Lui manifestata.
Le Scritture non sono infatti una espressione diretta della Parola divina, bensì una sua espressione mediata, che è passata attraverso gli autori che le hanno scritte.
Pertanto Gesù afferma che la natura della sua dottrina può essere riconosciuta da Chi vuol fare la sua (di Dio) volontà... come fanno coloro che, rivolgendo sinceramente la propria esistenza verso Dio, “fanno la verità” (cfr. Gv 3,21) e così vengono attratti verso quella “luce” divina che permette loro di discernere “se questa dottrina viene da Dio”... dice Gesù... “o se io parla da me stesso”.
Per disporre di tale discernimento non è pertanto sufficiente il mero adempimento dei precetti della Legge mosaica, né il solo studio delle Scritture.
Segue: Gv 7,18