« Gli risposero: “Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: "Diventerete liberi"?”.»
Questi Giudei... che pur essendo costretti a subire il peso politico dell'oppressione romana si sentono interiormente liberi... con fierezza rispondono a Gesù “Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno”.
L'unico “Superiore” da essi riconosciuto è infatti l'unico Dio, che ha stipulato con Israele la sua alleanza liberandoli dalla schiavitù d'Egitto.
Da allora, essi non si sentono schiavi di nessuno, bensì membri del “popolo eletto”, chiamati a servire con fedeltà soltanto Jhwh, il loro Signore.
Tale concezione di libertà... intesa come un diritto inalienabile che spetta loro per nascita quali membri del popolo di Israele... viene evidentemente nutrita da questi Giudei con un sentimento di vanagloria, che impedisce loro di essere ricettivi alle parole di Gesù.
Segue: Gv 8,34