« Gli disse Nicodèmo: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?".»
Di fronte alla “nascita di nuovo” (Gv 3,3) di cui gli ha parlato Gesù, Nicodèmo esprime tutta la sua perplessità:
Dapprima presenta a Gesù la più naturale delle obiezioni: "come può nascere un uomo quando è vecchio?"... e poi aggiunge "può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?".
Questi interrogativi palesano l'incomprensione di Nicodèmo, per il quale la nascita decisiva ai fini della salvezza è quella che gli ha permesso di appartenere al popolo del Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe...
Pertanto, lui non si spiega in che senso possa essere necessario per un uomo nascere una seconda volta... rientrando nel grembo di sua madre.
Segue testo del Vangelo: Gv 3,5
Segue approfondimento: Nota esegetica su Gv 3,3-4
P.S. - In riferimento alla lettura che abbiamo appena fatto di Gv 3,3 (vedi la nota "Riguardo al termine greco anōthen"), il fatto che adesso Nicodèmo si ponga questa domanda fa capire come la parola originariamente pronunciata da Gesù in aramaico - e che l'evangelista ha riportato usando il vocabolo greco anōthen (Gv 3,3) - sia stata da lui compresa come la necessità di essere generati “di nuovo” (e non “dall'alto”).