« Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?".»
Il discepolo che prende adesso la parola... e che l’evangelista precisa non essere l’Iscariota... è colui che nella tradizione sinottica viene nominato come “Giuda, quello di Giacomo” (Lc 6,16), noto anche come Taddeo (Mt 10,3) (o Lebbeo).
Egli pone a Gesù una domanda che è frutto della sua tradizionale mentalità giudaica, secondo la quale il trionfo del Messia avrebbe dovuto compiersi in una manifestazione universale e gloriosa al mondo.
Pertanto, a lui sembra strano che Gesù abbia invece parlato soltanto di una manifestazione rivolta alla dimensione interiore dei soli discepoli, ai quali è richiesto il dono di sé nell’amore, quale via di ingresso nella sfera di Dio.
Segue: Gv 14.23