« Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?".»
Poiché fin dal principio di questo vangelo Gv ci ha parlato del sapere soprannaturale di Gesù (cfr. Gv 1,47-50; Gv 2,24-25; Gv 4,17-18; Gv 6,64), non può certo coglierci di sorpresa il fatto che l'evangelista... dopo averci già detto che Gesù sapeva “che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre” (Cfr Gv 13,1)… adesso aggiunga che Lui era anche consapevole di tutto quello che doveva accadergli... e non solo:
Diversamente dai racconti sinottici, nei quali Gesù “subisce” l'arresto dopo che Giuda Gli ha dato il bacio che diventa simbolo del compiuto tradimento (Cfr. Mc 14,44-45)... qui Gv ci presenta Gesù stesso che prende l'iniziativa di farsi innanzi al gruppo di soldati e guardie che sono venuti ad arrestarlo [dopo che, in precedenza, era stato sempre Lui a "dare il là" a Giuda... affinché mettesse in pratica il suo malvagio proposito (Cfr. Gv 13,27)].
In questo modo, Gv evidenzia come sia Gesù ad affrontare deliberatamente il combattimento finale contro il “principe di questo mondo” :
Infatti... dimostrandosi pienamente padrone della situazione, Gesù si avvicina al gruppo dei soldati e alle guardie condotti lì da Giuda, e chiede: “Chi cercate?”...
E' dunque il Cristo che sta consapevolmente e sovranamente andando incontro
alla sua sua passione, in adempimento alla volontà del Padre.
Segue: Gv 18,5