« Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.»
Di fronte all'ostinazione con la quale i Giudei che si trovano di fronte a Lui stanno opponendo resistenza alla Luce della sua rivelazione divina... Gesù pone loro la questione “Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio?”.
Detto in altro termini... « per quale motivo voi, che in quanto figli di Abramo dovreste accogliere la rivelazione di Dio che è presente in me, ne siete invece “refrattari”, al punto che vi dimostrate impenetrabili al mio linguaggio?».
La risposta è lo stesso Gesù a darla: Perché non potete dare ascolto alla mia parola.
Dopo che in precedenza già aveva detto loro “la mia parola non trova accoglienza in voi” (Gv 8,37), adesso Lui ne spiega la ragione con questo “non potete” che sta ad indicare la loro incapacità di farla entrare dentro loro stessi.
Ciò non dipende da una loro condizione "innata" (come potrebbero qui intendere i fautori di certe dottrine religiose fondate sul concetto di "predeterminazione")... quanto invece dal modo in cui hanno utilizzato la loro libertà:
Questi Giudei non hanno vissuto nel modo giusto il rapporto con Dio, come invece avrebbero potuto fare se avessero seguito per davvero le orme spirituali del Patriarca Abramo... e cosi, essendo diventati ormai “sordi” all'amore di Dio, non hanno neanche la capacità di accogliere la novità del Verbo divino incarnato in Gesù.
Segue: Gv 8,44