Gv 8,6

« Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra.»

Il tranello che gli scribi ed i farisei hanno architettato per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo, sembra non lasciare a Gesù alcuna via di uscita. Ma Lui... anziché dare una risposta diretta... resta in silenzio e fa un gesto che li sorprende: si chinò e si mise a scrivere col dito per terra.
L'evangelista non fornisce elementi chiarificatori sul significato di questo gesto che, generalmente, gli esegeti riconducono comunque ad un brano del profeta Geremia: “O speranza d'Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere” (Ger 17,13).
Il fatto che Gesù si sia messo a scrivere col dito per terra, lascia infatti intendere che Lui stia proprio scrivendo “nella polvere” i nomi di coloro che lo stanno interrogando, i quali rientrano anch'essi nella descrizione del profeta: “hanno abbandonato il Signore, fonte d’acqua viva!” (Ger 17,13).
Così, mentre in forza della Legge loro hanno già condannato la donna... il gesto profetico di Gesù li chiama in causa anch'essi quali peccatori sottoposti al giudizio di Dio, perché proprio questo era il messaggio contenuto nel brano di Geremia: “Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta” (Ger 17,10).

Segue: Gv 8,7

P.S. - Taluni esegeti interpretano questo gesto di Gesù nel senso di un suo temporeggiamento... o di un suo iniziale disinteresse alla questione... ma contro queste letture depone il fatto che si tratti di un gesto da Lui ripetuto un'altra volta (cfr.Gv 8,8), e narrato dall'evangelista con dovizia di particolari. Oltretutto, come stiamo per vedere, esso si presta anche ad una lettura simbolica, che permette di “addentrarsi” ulteriormente nei significati di questo brano (cfr. lettura di Gv 8,11).