Gv 9,20-21
« I genitori di lui risposero: "Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco;
ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l'età, parlerà lui di sé".»
Dopo aver confermato l’identità del loro figlio ed il fatto che lui è nato cieco, i genitori non vanno oltre.
Per non sbilanciarsi, si astengono dall’esprimere opinioni... e quindi evitano di dare giudizi su Colui che ha operato la guarigione, come anche sul “come” questa guarigione sia avvenuta.
Alla fine, si tolgono dall'incomoda posizione scaricando ogni responsabilità sul figlio, dicendo “Chiedetelo a lui, ha l’età”... laddove l’espressione ha l’età va intesa nel senso che quel loro figlio era nell’età della maturità, e quindi poteva e doveva sbrigare da solo quella questione religiosa.
Segue: Gv 9,22-23