Gv 2,7

« E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo.»

Le parole di Gesù, che disse ai servitori “Riempite d’acqua le anfore”, denotano il fatto che quelle anfore erano vuote... così come, in metafora, era “vuota” la purificazione celebrata mediante le prescrizioni rituali del Giudaismo, che per il popolo erano ormai diventate un mero adempimento esteriore.
Invece, il concetto di purificazione che Gesù viene a portare non si attua con un rito che l'essere umano possa vivere esteriormente, bensì con il cambiamento della sua interiorità... grazie all'accoglienza dell'amore incondizionato che Dio, mediante il Cristo, dona a tutti.
Si tratta, evidentemente, di un superamento del principio del “merito” legato ad una zelante ma vuota pratica religiosa... ed è questa la nuova acqua con la quale Gesù dispone che siano riempite le anfore:
e le riempirono fino all'orlo, a richiamare la pienezza del Dono divino, nonché la grandezza del miracolo che Lui sta per compiere.

Segue: Gv 2,8