Gv 4,15

« "Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua".»

Così come Nicodèmo (Gv 3,9) non aveva saputo uscire dall'equivoco generato dalla sua incomprensione delle parole di Gesù...  anche la donna Samaritana continua a fraintendere, pensando che Lui gli stia parlando di un'acqua con proprietà magiche che, una volta bevuta, le permetta di non avere più sete e di non aver più bisogno di venire qui ad attingere acqua.
E' per questo che lei si rivolge a Gesù chiamandoLo rispettosamente Signore e dicendoGli dammi quest'acqua, manifestando dunque fiducia nel fatto che Lui effettivamente ne disponga... ma rimanendo comunque ancora ignara delle “cose celesti” (Gv 3,12) di cui Gesù le sta in realtà parlando.

Segue: Gv 4,16