« Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: "Mi ha detto tutto quello che ho fatto".»
Così come era stata la testimonianza del Battista (Cfr. Gv 1,36-41) ad indurre i primi discepoli a porsi al seguito di Gesù... adesso è grazie alla testimonianza della donna che Molti Samaritani di quella città credettero in lui.
Essi costituiscono dunque il “raccolto” che Gesù sta per “mietere” (Cfr. Gv 4,36) ma, prima che ciò accada, queste persone devono compiere un passo ulteriore.
Inizialmente loro infatti credono in lui in ragione della parola della donna, che testimoniava: “Mi ha detto tutto quello che ho fatto”... cioè grazie al “segno” costituito dalla chiaroveggenza di Gesù nei confronti di lei.
Però, l'iniziale “credere” dei Samaritani altro non è che una curiosità stimolata dal racconto sensazionale della loro compaesana, che li ha indotti ad accorrere verso di Lui (Cfr. Gv 4,30) con l'aspettativa di poterLo forse riconoscere come il ta’eb, ovvero il Messia atteso dal loro popolo.
L'incontro con Gesù sta invece per rivelare a questi Samaritani una realtà diversa... grazie alla quale potranno ascendere al piano della fede.
Segue: Gv 4,40