« In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.»
Sin dalle sue prime parole, Gv introduce un termine presente nel linguaggio filosofico... il Verbo (in greco "Logos"*)... che non compare negli altri Vangeli, e che l'evangelista utilizza per parlare di un "principio" diverso rispetto a quello fino ad allora concepito nella tradizione ebraica.
Infatti... pur se l'espressione In principio è un riferimento al primo libro biblico, la Genesi, che comincia con la celebre frase “In principio Dio creò il cielo e la terra” (Gen 1,1)... Gv afferma che in principio c'era già il Verbo, prima ancora della creazione del cielo e della terra.
Questo vocabolo, Verbo, filosoficamente ha in sé non soltanto il significato di “parola” quale espressione del pensiero, ma anche di “pensiero” inteso come progetto, idea protesa verso la sua realizzazione.
Gv utilizza il tempo verbale imperfetto scrivendo che In principio era il Verbo... a significare che il Verbo non è stato creato, e all'inizio del mondo già esisteva... eterno della stessa Eternità di Dio, al di fuori del tempo.
Pur essendo presso Dio questo Verbo, ci dice l'evangelista, era anche distinto da Dio, seppure partecipe della Sua natura divina.
Inoltre, il fatto che l'espressione in principio (in greco “en arché”) abbia un significato corrispondente alla primissima parola della Bibbia, l'ebraico "bereshit"(Gen 1,1)... è anche un "segnale" che anticipa il messaggio teologico che Gv sta per sviluppare:
L'incarnazione del Verbo-Logos (Gv 1,14) in Gesù ha il significato di un nuovo "bereshit", dal quale ricomincia la storia di salvezza dell'umanità.
Segue: Gv 1,2-3
* Vedi la voce "Logos" nel Glossario
A proposito di Gv 1,1 puoi vedere anche il post "Occhi sbarrati" (nel mio blog "Diario di un monaco, discepolo di Swami Roberto")