Immediatamente dopo la “preghiera sacerdotale” di Gesù (Cfr. Gv 17,1-26), troviamo narrata in questo 18° capitolo la sua cattura.
Il racconto di Gv diverge pertanto dalla tradizione sinottica, nella quale... prima di raccontare l'arresto di Gesù... gli evangelisti narrano l'angosciosa preghiera da Lui rivolta al Padre, di fronte alla morte imminente.
Significativamente... di questo “travaglio” interiore non c'è invece traccia nel racconto di Gv, il quale narra la cattura di Gesù
presentandola come una manifestazione della sua potenza e maestà (Cfr. Gv 18,4-8) e... più in generale... l'evangelista ci parla della sua passione come dell' “innalzamento-elevazione” (Cfr. Gv 3,14) nonché della “glorificazione” (Cfr. Gv 12,23; Gv 17,1.4.5) del Cristo, che nel “trono” della croce trionfa sulla morte.
Come stiamo per vedere, il racconto giovanneo della passione di Gesù occupa interamente i capitoli 18° e 19°, suddividendosi in tre grandi sezioni:
a) Gesù consegna Sé stesso ai Giudei (Gv 18,1-27).
b) I Giudei consegnano Gesù ai pagani (Gv 18,28-19,22).
c) Condannato alla crocifissione, Gesù consegna Sé stesso al Padre (Gv 19,23-42).
A differenza della tradizione sinottica, Gv non parla della riunione del Sinedrio e neanche della sentenza di morte pronunciata contro Gesù, perché in questo Vangelo il processo contro di Lui ha avuto inizio con l'interrogatorio a Giovanni Battista (Gv 1,19), ed è poi proseguito nella lunga serie di incontri-scontri di Gesù con le autorità religiose giudaiche.
Queste hanno già preso la decisione di ucciderLo (Cfr. Gv 11,49-53) perché Lui, in modo per loro inaccettabile, ha parlato contro il Tempio e ha ripetutamente dichiarato di essere il Messia, il Figlio di Dio.
Segue: Gv 18,1
Vedi nel Glossario la voce:
"Glorificazione"