« In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.»
Con la solennità conferita dalla formula introduttiva “in verità, in verità” (Gv scrive “amēn amēn”), Gesù parla della tristezza che toccherà i discepoli, e la pone in contrasto con il mondo (che) si rallegrerà.
A far parte di questo mondo saranno coloro che persisteranno nell'incredulità e riverseranno il proprio odio nei confronti dei discepoli di Cristo (Cfr. Gv 15,18).
A questi ultimi Gesù fa però una promessa: la vostra tristezza si cambierà in gioia, ed in questo modo Lui chiarisce il significato delle due espressioni “un poco” (Cfr. Gv 16,16) usate in precedenza.
Esse si riferiscono infatti al passaggio dalla tristezza che i discepoli proveranno durante la passione di Cristo, alla gioia nel vederLo risuscitato.
Loro rimarranno pertanto nella tristezza durante il breve lasso di tempo in cui non Lo vedranno, ma subito dopo saranno nella gioia perché Lo vedranno risorto.
Segue: Gv 16,21
P.S. - Gesù sta qui parlando della gioia escatologica che è usufruibile già nella vita presente del credente il quale, unito al Maestro, è partecipe anch'egli della divina Vita eterna.
Tutto ciò può avvenire grazie al “passaggio” pasquale, quando il Cristo vince la morte attraverso la Resurrezione.
Vedi nel Glossario le voci:
"Escatologia attuale
"Vita
"Vita eterna