Gv 18,11

« Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?".»

Pronunciando una frase che mette in evidenza il comportamento sbagliato di Pietro, Gesù gli intima di rinfoderare la spada.
Con essa, il discepolo si trova a dover “rinfoderare” anche quel suo ricorso alla forza che è in contrasto con la volontà di Gesù … Il quale rinuncia ad usare il suo potere divino, che Gli avrebbe consentito di opporsi ai suoi avversari, e si consegna nelle loro mani seguendo i modi e i tempi della sua Passione così come sono già stati stabiliti dal Padre.
Infatti Gesù dice: “il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?”... e questa sua frase va compresa tenendo conto come "calice" sia un termine che, nel linguaggio dell'Antico Testamento, si presta ad essere inteso quale metafora della sorte spettante a qualcuno, o anche della comunione con Dio (Cfr. Sal 16,5; 23,5).
Pertanto, questo interrogativo di Gesù evoca la sua imminente Passione: Lui volontariamente la affronta in comunione con la volontà del Padre (cfr. Gv 14,30-31), che costituisce il suo "nutrimento" (cfr. Gv 4,34).

Segue: Gv 18,12-13