
Pronunciando una frase che mette in evidenza il comportamento sbagliato di Pietro, Gesù gli intima di rinfoderare la spada.
Con essa, il discepolo si trova a dover “rinfoderare” anche quel suo ricorso alla forza che è in contrasto con la volontà di Gesù … Il quale rinuncia ad usare il suo potere divino, che Gli avrebbe consentito di opporsi ai suoi avversari, e si consegna nelle loro mani seguendo i modi e i tempi della sua Passione così come sono già stati stabiliti dal Padre.
Infatti Gesù dice: “il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?”... e questa sua frase va compresa tenendo conto come "calice" sia un termine che, nel linguaggio dell'Antico Testamento, si presta ad essere inteso quale metafora della sorte spettante a qualcuno, o anche della comunione con Dio (Cfr. Sal 16,5; 23,5).
Pertanto, questo interrogativo di Gesù evoca la sua imminente Passione: Lui volontariamente la affronta in comunione con la volontà del Padre (cfr. Gv 14,30-31), che costituisce il suo "nutrimento" (cfr. Gv 4,34).
Segue: Gv 18,12-13