
In modo sprezzante, Pilato dice: “sono forse io Giudeo?”.
Fondamentalmente lui considera che la questione non lo riguardi ma, evidentemente, essa è diventata invece "affar suo" dal momento in cui Gesù gli è stato consegnato da parte dei “capi dei sacerdoti”... e non soltanto da loro.
Insieme alle autorità religiose Pilato nomina infatti anche “la tua gente” che, in questo caso, non va intesa come il popolo in generale... bensì come i membri anziani del Sinedrio appartenenti al gruppo dei Sadducei.
Poi, il prefetto romano chiede a Gesù: “Che cosa hai fatto?”.
Segue: Gv 18,36