Gv 21,14

« Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.»

Non essendo stata fatta all’inizio del capitolo, questa annotazione… “era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli”… appare qui inserita in modo anomalo all’interno del brano.
Questa stranezza suggerisce una lettura simbolica sia dell’espressione  “terza volta”, che evoca il significato di completezza e perfezione del numero 3… sia delle parole “risorto dai morti”, che possono essere intese come un'accentuazione dell’atmosfera eucaristica già evocata dal precedente versetto.
Infatti, nella tradizione cristiana la “morte del Signore” viene ricordata in concomitanza con il ricordo del momento in cui Lui spezzò il pane affermando “questo è il mio corpo”... prese il calice aggiungendo “questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue”… e disse “fate questo in memoria di me” (Cfr. 1Cor 11,23-26).

Segue: Gv 21,15