Gv 21,15

Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?".
Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". 

Gli disse: "Pasci i miei agnelli".

Dopo che si è conclusa la narrazione dell’apparizione del Risorto ai discepoli, inizia qui il racconto di un suo dialogo con Simon Pietro  al quale Gesù si rivolge chiamandolo “Simone di Giovanni”.
Tale espressione evoca il fatto che, in qualche misura, lui è ancora il figlio spirituale di Giovanni Battista (Cfr. Gv 1,42) … non avendo ancora portato a termine il passo necessario per giungere ad essere pienamente figlio spirituale di Gesù.
Questo brano, che si sviluppa in una triplice domanda di Gesù alla quale corrisponde una triplice risposta di Simon Pietro, fa chiaramente riferimento al precedente triplice rinnegamento del discepolo che, come stiamo per vedere, sta per essere qui riabilitato.
Gesù gli chiede: “mi ami più di costoro?”.
Tale domanda appare strana, visto che tra costoro c’è il discepolo che Gesù amava, ovvero colui che in questo Vangelo ha già dato prova di amarLo più di ogni altro.
La chiave per dissolvere questa stranezza va ricercata nel principio spirituale riscontrabile nella parabola lucana dei due debitori che non riescono a restituire il prestito ricevuto:
In quel brano, infatti, il debitore che “ama di più” il creditore che ha condonato ad entrambi il debito, è il debitore “al quale è stato condonato di più” (Cfr. Lc 7,43)…  ed ora si ripresenta una situazione analoga:
Tra tutti i discepoli è proprio Simon Pietro... che ha rinnegato tre volte il Signore... colui che ha da Lui ricevuto il “condono” più grande, ed è per questo motivo che Gesù adesso gli chiede: “mi ami più di costoro?”.
A fronte della risposta affermativa di Pietro, il Risorto gli dice “Pasci i miei agnelli”… con un evidente riferimento al brano del Buon Pastore (Gv 10,1-18)

Segue: Gv 21,16

Vedi nel Glossario la voce “Discepolo che Gesù amava”

P.S. - E' qui significativo rilevare i differenti verbi usati dal redattore per scrivere in greco la domanda di Gesù, che chiede a Simon Pietro se Lo ama (agapáō)... e la risposta del discepolo, che Gli dice di volerGli bene (philéō).
Evidentemente esiste ancora una distanza tra l’amore incondizionato di cui parla Gesù... e il voler bene, nel senso di amicizia, di cui può parlare Simon Pietro.