Gv 2,2-3

« Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino".»


Mentre Sua madre “c'era” (Gv 2,1) già alla festa, l'evangelista narra che Gesù con i suoi discepoli ...  fu invitato alle nozze, e questa circostanza sta a delineare una fondamentale distinzione: diversamente dalla madre, Gesù non appartiene infatti a queste nozze, che simbolicamente rappresentano l'Alleanza antica... ma interviene quale portatore dell'Alleanza nuova.
In questa prospettiva è possibile comprendere un dialogo nel quale, sin dalle prime battute, si rivela una certa distanza tra la madre... che è “figura” dell'Israele-fedele a Dio... ed il Figlio, ovvero il Verbo divino che si è incarnato per esaudirne l'attesa.
Durante la festa, ad un certo punto è venuto a mancare il vino e, in trasparenza, questo fatto va letto anche come un'allusione al “vuoto” che si è creato nel rapporto tra il popolo e Dio, con il venir meno di quel vino che, nella tradizione biblica, è simbolo di gioia (cfr. Sal 104,15; GdC 9,13).
Ecco allora che la madre di Gesù gli disse: "non hanno vino".
Questa frase... "non hanno vino" … simbolicamente si riferisce non all'Israele-fedele che la madre rappresenta... bensì agli israeliti che si sono rivelati infedeli a Dio. Sono questi ultimi ad essere ormai privi del vino della gioia.

Segue: Gv 2,4