« Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro d'Israele e non conosci queste cose? »
Questo rimprovero che Gesù muove a Nicodèmo è riferito al fatto che lui, in quanto maestro d'Israele, era un esperto conoscitore della Scrittura e dunque avrebbe dovuto conoscere "queste cose" ... cioè avrebbe dovuto per esempio pensare ai passi che parlano dell'opera dello Spirito Santo nei tempi messianici, per rendersi conto di quanto stava succedendo.
Gesù infatti gli aveva già dato vari “segnali” volti a farsi riconoscere come il Messia:
Per esempio, gli aveva parlato al “voi” (Gv 3,7) proprio per far capire a Nicodèmo quanto Lui si trovasse su ben altro piano rispetto agli esseri umani... come lasciava peraltro intendere anche l'autorevolezza della formula solenne “In verità, in verità io ti dico” (Gv 3,3.5) che, come stiamo per vedere, Gesù ribadirà nel prossimo versetto, per la terza e definitiva volta.
Segue: Gv 3,11