« Le dice Gesù: "Sono io, che parlo con te".»
Gesù proclama apertamente di essere il Messia, e lo fa utilizzando un'espressione Sono io (in greco “Egō eimi”) che ai conoscitori di questo Vangelo fa naturalmente pensare ai ripetuti “egō eimi”* con i quali Lui svelerà in seguito la sua natura divina (cfr. Gv 6,20; 8,24.28.58; 13,19).
Di certo, la donna che Gli è innanzi non può ancora cogliere questo significato, perché la Sua rivelazione sta ancora progredendo, e in questo specifico brano (Gv 4,1-42) raggiungerà il suo culmine solo alla fine, quando gli altri Samaritani abitanti di Sicar le diranno “noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo” (Gv 4,42).
Segue: Gv 4,27
* (Vedi il termine "Io sono" nel Glossario
)