Gv 4,32


« Ma egli rispose loro: "Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete".»

Mentre i discepoli pensano al cibo terreno, Gesù si riferisce al “nutrimento celeste” che, come stiamo per vedere (Gv 4,33), gli proviene dal Suo mettersi pienamente a disposizione del Padre... ed è per questo che dice loro Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete.
Infatti i discepoli non hanno ancora colto il significato profondo del Suo operato, che trae origina dall'unità che fin dal “principio” (Cfr. Gv 1,1) il Verbo ha con l'Eterno Dio-Padre, nonché dalla missione che lo stesso Padre eterno ha affidato al Verbo ora incarnato in Gesù.

Segue: Gv 4,33