« E i discepoli si domandavano l'un l'altro: "Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?".»
Non avendo compreso il senso metaforico delle parole di Gesù, i discepoli pensano che in loro assenza qualcuno possa averGli portato da mangiare.
Ancora una volta (Cfr. 4,27) non osano dire nulla al loro Maestro, e parlano l'un l'altro.
Essi così manifestano una incomprensione delle Sue parole che segue quella già mostrata da Nicodèmo (Gv 3,4) e dalla Samaritana (Gv 4,15)... e precede quella degli increduli che incontreremo svariate volte nel prosieguo di questo Vangelo (cfr. Gv 6,52; Gv 7,35; Gv 8,22.57).
In tutti questi casi... compresi gli episodi nei quali i discepoli mostreranno ancora (cfr. 14,8, 16,17 s.30) le loro difficoltà a comprendere le parole di Gesù... è possibile osservare come l'equivoco sia il mezzo mediante il quale Lui sviluppa i vari dialoghi, in maniera che la Sua rivelazione si esprima con forza via via maggiore.
Segue: Gv 4,34