Cristologia "dall'alto"

Anche se in seno alla cristianità sono in molti a presentare i 4 Vangeli “canonici” come un "monolite" teologico inscindibile, non occorre essere necessariamente degli esperti per rendersi conto che tra di essi esistono delle differenze sostanziali proprio in relazione al più importante degli aspetti teologici, vale a dire la “cristologia”, che è la “parte della teologia che spiega sistematicamente chi e cosa Gesù Cristo è in sé” (Dizionario del Cristianesimo, suppl. a Jesus – marzo 2000, Periodici san Paolo, Milano, p. 49).
Se infatti si confrontano i 3 Vangeli sinottici di Marco Matteo e Luca (databili grossomodo tra il 70 e il 90 d.C.), con il successivo Vangelo di Giovanni (databile all’incirca tra la fine del I° e l'inizio del II° secolo dell’era cristiana), ci si può rendere conto che nei primi è riscontrabile una “cristologia dal basso”, che si sviluppa a partire dall’esame della vita terrena di Gesù… mentre il IV° Vangelo è caratterizzato da una “cristologia dall’alto”, che presenta Gesù come l’incarnazione dell’eterno e preesistente Verbo di Dio “che si fece carne” (Gv 1,14).
Inoltre, anche all’interno della macro-categoria “cristologia dal basso” riscontrabile all’interno dei Vangeli sinottici, è possibile operare una ulteriore suddivisione, tra:
- la cosiddetta “cristologia adozionista”, che  presenta Gesù come un uomo obbediente a Dio, da Lui “adottato” quale Messia.
- la “cristologia dell’inviato”, che presenta Gesù – per l’appunto - come un “inviato “ del Padre nostro, da Lui incaricato di svolgere una funzione rivelatoria e salvifica in favore dell'umanità (*).

Nel Vangelo di Giovanni, Gesù non è più soltanto il servo di Dio, un uomo innalzato a livello divino, ma - in una “lettura” teologica ben diversa – Egli è Dio stesso che si manifesta nella forma umana... è il Logos che - si legge nel prologo - “in principio… era presso Dio… ed era Dio” (cf. Gv 1,1.14).
Nel corpo fisico di Gesù di Nazareth si incarna dunque il Verbo che è Dio, e che esiste da sempre... ed è in questa prospettiva cristologica “dall’alto”... che nel quarto Vangelo compare anche, in bocca a Tommaso, la più alta delle affermazioni cristologiche contenute nei Vangeli, quando il discepolo si rivolge a Gesù con le eloquenti parole “mio Signore e mio Dio” (Gv 20,28).
In sostanza, la narrazione giovannea attesta storicamente una visione pienamente divina di Gesù che… differeziandosi considerevolmente dalle visioni sinottiche... non era accettata da tutte le comunità cristiane del tempo.
E questa sostanziale diversità cristologica, sovente ignorata… o comunque sminuita rispetto alla sua effettiva e fondamentale importanza… evidenzia una realtà storica ormai acclarata dalla comunità internazionale degli studiosi:
Subito dopo la passione, morte e resurrezione di Gesù di Nazaret, non esisteva un unico Cristianesimo, bensì un “cespuglio” di Cristianesimi, diversificati tra loro nella maniera di interpretare non solo il messaggio di Gesù ma, addirittura, la sua stessa natura.
Rendersi conto di ciò significa, tra l’altro, sottoporre “a revisione” il concetto stesso di “ortodossia” [dal greco orthós (retto, vero) e dóxa (opinione)], cioè di quella “vera dottrina cristiana” che certe Chiese storiche vorrebbero stabilire in maniera categorica ed indiscutibile, arrogandosi questo “diritto” in nome di una monolitica continuità tra la figura di Gesù ed un ipotetico "unico Cristianesimo delle origini" che però, in realtà, non esiste.
Invece… è ormai storicamente attestato il fatto che in origine esistevano non uno, bensì numerosi e differenti Cristianesimi, con dottrine cristologiche significativamente diverse le une dalle altre e, tra di esse, una fondamentale importanza teologica è rivestita dalla cristologia giovannea... cioè dalla figura di Cristo così com'è presentata nel Quarto Vangelo... che è l'oggetto di questo mio blog.

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- Puoi continuare a leggere un'ulteriore tappa introduttiva cliccando qui: Il Logos giovanneo… “ponte” tra la tradizione biblica e la tradizione filosofica.
- Puoi iniziare a leggere il Vangelo cliccando qui: Il Prologo (Gv.1,1-18)

P.S. - Riguardo all'argomento di questo post, puoi percorrere queste piste di approfondimento:
 - (*) In questo blog, vedi la voce “Un unico Cristo… ma 3 diverse cristologie” (nella pagina “Sentiero panoramico”).
- Nel Dizionario tematico del mio blog “Un mio viaggio nel Soprannaturale, sulle impronte di Swami Roberto”, vedi le voci: Cristo; Verbo;
- Nel mio blog “Diario di un monaco, discepolo di Swami Roberto”, vedi i post: « Bar enash »; La faccia umana di Dio