Gesù davanti a Pilato (Gv 19,1-11)

A differenza della tradizione sinottica, nella quale la flagellazione di Gesù è situata dopo la sentenza di morte ed immediatamente prima della crocifissione (Mt 27,26; Mc 15,15), nel racconto di Gv essa è situata in un momento precedente, ed è presentata come una pena a sé stante
Nella prospettiva delineata da questo racconto del quarto evangelista, il fatto che Gesù sia qui flagellato ed incoronato di spine va compreso come un'umiliazione che Gli viene inferta al fine di presentarLo come una “scimiottatura” di re, che raccoglie la derisione del “mondo” incredulo.
Pilato umilia il prigioniero innocente per umiliare l'orgoglio nazionale di coloro che pretenderebbero di imporre la loro volontà a lui, rappresentante nientemeno che dell'imperatore romano.

Segue: Gv 19,1