« Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.»
Con questa frase, che costituisce la motivazione della sua richiesta di glorificazione [cioè di far ritorno alla gloria che Lui aveva presso Dio prima ancora di venire nel mondo (Cfr. 17,5)]... Gesù dice di aver glorificato il Padre sulla terra (Cfr. Gv 13,31s).
Ciò è avvenuto attraverso le parole e le azioni del suo ministero pubblico, vale a dire compiendo l'opera che lo stesso Padre Gli ha dato da fare (Cfr. 4,34; 5,36; 14,31).
Segue: Gv 17,5
P.S. - In senso biblico, glorificare Dio significa riconoscere e celebrare la Sua potenza di salvezza, che si è resa visibile dapprima nelle teofanie raccontate dalle pagine dell'Antico Testamento... e che poi, nella prospettiva cristiana, ha preso corpo nel Figlio inviato dal Padre.
La presenza della gloria divina in Gesù è stata chiara sin dall'episodio di Cana, dove “egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui” (Gv 2,11) e... tra non molto... l'evangelista ci parlerà della più alta delle teofanie, quella che costituisce il momento culmine della glorificazione del Padre operata dal Figlio: l' ora in cui Gesù sale sul “trono” della croce e... dopo aver detto “è compiuto”... consegna lo spirito (Cfr. Gv 19,30).
Attraverso la sua Pasqua di resurrezione Gesù sta per perfezionare la propria missione di rivelare il Padre all'umanità (Cfr. Gv 1,18)... e dunque è ormai giunto il tempo che lo stesso Padre glorifichi il Figlio, che ha adempiuto al suo compito.
Vedi nel Glossario le voci:
“Gloria”
“Glorificazione”
“Ora”