Gv 18,15-16

« Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote;
Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro.»


Con l'intento di vedere di persona a cosa Gesù stia per andare incontro, Simon Pietro Lo segue ed entra nel cortile del sommo sacerdote.
Ciò gli è possibile grazie ad un altro discepolo che viene tradizionalmente identificato con “il discepolo che Gesù amava”* protagonista di questo Vangelo, ma che... in realtà... Gv non ha definito come tale.
Poiché l'evangelista non lo ha identificato, non lo identifichiamo neanche noi, anche perché appare inverosimile il fatto che proprio il discepolo che Gesù amava... cioè uno dei componenti della cerchia di discepoli più vicini a Gesù... conoscesse il sommo sacerdote e disponesse della facoltà di far entrare Simon Pietro nel suo cortile.
Nella nostra lettura, noi consideriamo dunque che si tratti di un imprecisato “altro discepolo”, che l'evangelista nomina per spiegare l'ingresso di Simon Pietro in quel luogo che, altrimenti, sarebbe stato per lui inaccessibile.

Segue: Gv 18,17

* Vedi nel Glossario la voce: "Il discepolo che Gesù amava"