Gv 19,16a

« Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.»

Appena dopo aver umiliato l'orgoglio nazionale dei suoi interlocutori Giudei, che sono arrivati a dire di non avere “altro re che Cesare”, Pilato consegnò loro (Gesù) perché fosse crocifisso.
La responsabilità del prefetto romano, già evocata in precedenza dall'evangelista (Gv 19,11), giunge qui a compimento:
Egli, infatti, non ha trovato in Gesù alcuna colpa (Cfr. Gv 19,4)... ma, a questo punto, visto che i Giudei hanno paventato addirittura la possibilità di denunciarlo all'imperatore, Pilato mette al primo posto la sua convenienza politica e agisce di conseguenza, liberandosi di quel prigioniero che per lui è ormai troppo problematico.

Segue: Gv 19,16b-17