Gv 19,2-3

« E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano:
"Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.»


Rivestito con un mantello di porpora (che è il colore imperiale) e con la testa cinta da una corona di spine (al posto della corona di alloro), Gesù viene reso protagonista di una vera e propria parodia della cerimonia di incoronazione di un nuovo sovrano.
I soldati partecipano a questa ironica simulazione avvicinandosi a Gesù e dicendoGli “Salve, re dei Giudei!”, con l'evidente scopo di deriderLo.
Pilato orchestra tutta questa messa in scena al fine di umiliare l'orgoglio nazionale delle autorità giudaiche: i gesti di irrisione rivolti a Gesù, presentato come la caricatura di un re, mostrano quanto sia ridicola per Pilato l'idea stessa di un re dei Giudei

Segue: Gv 19,4

P.S. - L'espressione “gli davano schiaffi” (in greco “rhapismata”) è un'ulteriore allusione* ad un'analoga espressione contenuta nel poema isaiano del Servo sofferente (Cfr. Is 50,6), così com'è tradotto in greco nella Bibbia “dei Settanta”).
Venendo subito dopo l'episodio che evidenzia l' “altezza” regale di Gesù quale Rivelatore (Gv 18,36-37), nella “trama” di Gv questa allusione al Servo sofferente svolge la funzione di inserire anche l'aspetto cristologico dell' “abbassamento” del Figlio, che è vero uomo oltre che vero Dio.

* (Cfr. P.S. nella lettura di Gv 19,1)