Gv 19,6

« Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa".»

In risposta alle parole di Pilato, i capi dei sacerdoti e le guardie manifestano con foga il loro odio gridando: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”.
Gv precisa che questo grido proviene da un gruppo ben definito formato dalle autorità giudaiche e dalle guardie... e non invece genericamente dalla folla, come riferiscono i Sinottici (Cfr. Mt 27,22.25; Mc 15,11; Lc 23,18)... ed in questo modo l'evangelista evita che venga estesa all'intero popolo quell'ostilità nei confronti di Gesù che lui attribuisce invece alle sole autorità religiose.
Proprio a loro Pilato cerca di rimettere nuovamente la questione, dicendo “prendetelo voi e crocifiggetelo”. Tali parole hanno, in questo caso, il sapore della provocazione... visto che alle autorità giudaiche “non è consentito mettere a morte nessuno”  (Cfr. lettura di Gv 18,31).
L'ulteriore frase di Pilato “io non trovo in lui (Gesù) nessuna colpa” va poi compresa quale conferma di ciò che ha appena detto (Cfr. Gv 19,4)... ma anche nel senso che il prefetto romano vuole "scaricare" ai suoi interlocutori quella situazione che ormai è diventata per lui fastidiosa.

Segue: Gv 19,7