« La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi!".»
Al mattino della domenica 9 aprile dell’anno 30 d.C.* Maria di Màgdala “ha visto il Signore” risorto, e la sera di quel giorno la stessa esperienza è ripetuta anche dai discepoli.
Nonostante le porte del luogo in cui loro si trovano siano chiuse, perché evidentemente temono di poter essere arrestati dai Giudei, Gesù si presenta ai discepoli superando quella “chiusura”... che evoca anche la paura e la tristezza che ancora imprigiona i loro animi.
Il Risorto infatti dice“Pace a voi!”, pronunciando una frase che va intesa nel senso del termine ebraico “Shalom”, il quale non sta ad indicare semplicemente la “pace” propriamente detta ma, ancor di più, contiene in sé tutto ciò che concorre alla piena felicità dell'essere umano, come per esempio la stessa gioia che, portata da Gesù, spazza immediatamente via dai discepoli ogni smarrimento e paura.
Qui è infatti significativo rilevare come Lui non si esprima soltanto con un augurio che, in quel caso, avrebbe dovuto essere tradotto con una frase del tipo “che la pace sia con voi”…
Il Risorto dice invece “Pace a voi!”... pronunciando cioè un saluto “performativo” con il quale Lui già fa dono ai discepoli di questo Shalom, consentendo loro di uscire immediatamente dalla “prigione” dei timori e della tristezza.
Inoltre, l'evangelista scrive che Gesù “stette in mezzo”... ad indicare che nessun discepolo è gerarchicamente più vicino a Lui.
Il Cristo è il "centro" da cui si irradiano la vita e l'amore che rendono fertile la comunità cristiana.
Segue: Gv 20,20
P.S. - L’apparizione del Risorto ai discepoli avviene in quello che l’evangelista definisce “il primo (giorno) della settimana”.
Utilizzando questa espressione, Gv allude al racconto genesiaco della creazione che, come stiamo per vedere, sarà richiamato anche dal soffio che Gesù rivolge sui discepoli (Cfr. Gv 20,22)… ad evocare lo spirito di Dio che soffiava sulle acque nella creazione (Cfr. Gv 1,2).
Con questo riferimento simbolico Gv vuole indicare che l'umanità è ora entrata in una “nuova creazione” caratterizzata dal fatto che, grazie alla Risurrezione di Cristo, quanti credono in Lui possono anch’essi accedere alla vita divina capace di superare la morte.
Vedi nel Glossario le voci:
“Vita”
“Vita eterna”
* Vedi il post “9 aprile dell’anno 30 d.C.” (nel mio blog “Diario di un monaco”)