Gv 21,7

« Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare.»

Così come aveva già dimostrato in precedenza, quando era giunto prima di Pietro al Sepolcro (cfr. Gv 20,4), e prima di lui aveva “visto e creduto” (Cfr. Gv 20,8)... anche in questa occasione il discepolo che Gesù amava precede Pietro nella comprensione della realtà, e per primo si accorge che quell’uomo sulla riva "È il Signore!".
Immediatamente Pietro si riveste in tutta fretta, e subito si tuffa in mare per raggiungerLo prima possibile.

Segue: Gv 21,8-9

P.S. - Il fatto che Pietro si rivesta... prima di tuffarsi in mare per raggiungere Gesù… può essere inteso nel senso che il discepolo non voleva mancare di rispetto al suo Maestro, presentandosi nudo davanti a Lui.
Assumendo però una prospettiva simbolica, questa circostanza può anche essere compresa come un riferimento al momento in cui Gesù, nel cenacolo, “prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita” (Gv 13,4) per lavare i piedi ai discepoli… compiendo cioè un gesto che simboleggiava la grandezza dell'Amore divino che si fa servizio.
Di fronte a quel gesto, Simon Pietro aveva risposto con un iniziale rifiuto (Cfr. Gv 13,6ss)… per cui il fatto che adesso lui, invece, da nudo che era, si stringa la veste attorno ai fianchi... può essere simbolicamente compreso come il segno della sua maturazione nella capacità di accogliere il “comandamento nuovo” (Gv 13,34) dell’amore, donato da Gesù.