Gv 2,17

« I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.»

Alla scena assistono anche i discepoli i quali si ricordarono della Scrittura, e precisamente del Salmo nel quale l'orante prega dicendo “mi divora lo zelo per la tua casa” (Sal 69,10) in riferimento alla propria vita vissuta nella fedeltà a Dio nonostante le grandi difficoltà a cui deve far fronte... comprese le offese di molti che lo odiano e lo scherniscono.
Nella citazione che ne fanno i discepoli, queste parole vengono ricordate al futuro, perché ai loro occhi Gesù si appresta ad essere “divorato”, vale a dire “consumato” dal suo amore per il Padre, dando inizio ad una attività messianica che sarà inevitabilmente esposta a delle reazioni ostili, vista anche la veemenza... incurante di qualsiasi compromesso “diplomatico”... di cui Lui ha appena dato prova, e con la quale si appresta a fronteggiare ulteriormente il potere religioso.
Alla luce di ciò che hanno fin qui compreso, i discepoli interpretano ancora l’azione di Gesù come se fosse rivolta a purificare il tempio in un senso “fisico”, cioè mediante la materiale “espulsione” delle attività che lo contaminano, ma... come stiamo per vedere... il significato di questa azione è in realtà molto più profondo.

Segue: Gv 2,18