Gv 20,17

Gesù le disse: « Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro” ».

Maria di Màgdala ha appena riconosciuto Gesù chiamandoLo “Rabbuni” e, per l’amore che lei nutre nei suoi confronti, vorrebbe soltanto potersi gettare ai suoi piedi per stringerLo a sé (Cfr. Mt 28,9), ma Lui le dice di non trattenerLo... e subito le affida una missione “va’ dai miei fratelli”.
Il termine “fratelli” può qui essere compreso in conseguenza del fatto che Gesù… dopo aver detto che i suoi discepoli non sono dei servi bensì degli "amici" che Lui ha scelto dal mondo (Gv 15,15.19)… è adesso nella condizione di farli entrare compiutamente nell’unità perfetta che già esiste tra Lui e il Padre (Cfr. Gv 17,21-23).
In ciò consiste la comunità cristiana escatologica (Cfr. 1Gv 1,3), il cui accesso è “aperto” ai discepoli di Gesù proprio grazie alla sua “salita” al Padre... ed è questo l’oggetto dell’annuncio di cui la Maddalena viene incaricata « di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.»
In sostanza Gesù stabilisce adesso, con tutti i Suoi discepoli, una relazione personale che va oltre ogni legame umano: mediante la comunione con Lui, i discepoli diventano suoi fratelli, “uno” nel Padre.

Segue: Gv 20,18

“Non sono ancora salito al Padre”

Queste parole del Risorto hanno alimentato numerose discussioni tra gli studiosi del quarto Vangelo, alle prese con la necessità di spiegare come mai siano state pronunciate da Colui che, nella prospettiva teologica giovannea, già dalla sua “elevazione” in croce è stato glorificato ed è entrato nella sfera celeste del Padre, aprendo l’accesso alla Vita eterna per quanti crederanno in Lui (Cfr. Lettura di Gv 19,30).
Poiché al momento della sua apparizione alla Maddalena questa sua “salita” ha già avuto luogo, può in effetti sembrare contraddittoria la frase “non sono ancora salito al Padre”.
Questa apparente incongruenza svanisce comprendendo che Gesù non si riferisce qui alla sua effettiva “elevazione” (già avvenuta sulla croce), bensì alla sua partenza da questa terra... che ora Lui può mettere in atto perché la Sua missione di Inviato si è conclusa.
Eccezion fatta per alcune particolari situazioni nelle quali i discepoli potranno ulteriormente vederLo (Cfr. Gv 20,19ss; Gv 21,1ss), da ora in avanti le Sue manifestazioni si concretizzeranno mediante l'azione dello Spirito*.

Nel Glossario vedi le voci:
"Glorificazione"
"Vita eterna"

* Nella pagina “Area di sosta” vedi le voci:
- La missione del Paràclito
- Paràclito, Parusia e Rivelazione